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Legge elettorale, Bersani corregge Letta: l’accordo non c’è ed invita Monti a cambiare passo.

"Oggi un accordo sulla legge elettorale non c'è ancora, ma da parte nostra c'è la disponibilità a chiudere in fretta. Naturalmente non rinunciamo ai nostri due paletti. Primo: la sera in cui si chiudono le urne il mondo deve sapere chi governa, altrimenti ci travolge uno tsunami. Secondo: i cittadini devono scegliere chi mandare in Parlamento". Così Pierluigi Bersani a  'La Repubblica'.

Il leader del Pd spiega le richieste del partito per riformare il Porcellum: "Ci vuole un premio di maggioranza ragionevole, e il 15% lo è. E una quota significativa di collegi uninominali, per ricreare un legame tra elettori ed eletti".

Per Bersani le "elezioni anticipate sono un'elucubrazione dannosa. Io non le auspico e non le vedo all'orizzonte, anche se è nostro dovere tenerci pronti a qualunque evenienza. Poi, lo dico una volta per tutte, non c'e' alcun nesso tra voto anticipato e legge elettorale".

Bersani invita tuttavia l'esecutivo Monti a "dare uno sguardo alla realtà" Secondo il leader del Pd "ci sono due problemi da affrontare. Il primo è europeo: a settembre il messaggio dell'Ue sulla stabilizzazione degli spread non deve più essere un oggetto da Sibilla Cumana, ma deve diventare operativo. A proposito di battere i pugni sul tavolo, questa è l'occasione. Il secondo è italiano. Sento parlare di via d'uscita dalla crisi.

Io credo nella possibilità di uno spiraglio, ma ancora non lo vedo. E ho l'impressione che il governo finora non abbia percepito lo scivolamento dell'economia reale. C'è un crollo della produzione industriale, un segno meno nei consumi, lavorano 22 milioni di italiani su 60. Io chiedo: come affrontiamo queste emergenze?".

Fra le proposte di Bersani l'imposta sui grandi patrimoni: "Noi - sottolinea - proponemmo un'imposta sui grandi patrimoni immobiliari per alleggerire l'Imu.

Non si fece allora, per me va fatta adesso. Quanto alla finanza, la ricchezza scappa e la povertà resta. Va rafforzata la tracciabilità dei capitali, anche su scala europea. Questo Monti può farlo, entro la fine della legislatura".