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Monti: per l’evasione fiscale l’Italia è in stato di guerra e sulla giustizia ci saranno novità

"La notorietà pubblica del nostro alto tasso di evasione contribuisce molto a indisporre nei confronti dell'Italia quei paesi verso i quali di tanto in tanto potremmo aver bisogno di assistenza finanziaria", spiega Monti citando i paesi del Nord Europa. Questi "dicono: l'Italia è un paese molto ricco, però lo stato ha un fortissimo debito pubblico che magari richiederà domani di aiutarla a rinnovare; eppure ci sono italiani ricchi o medi che sistematicamente non pagano le tasse'". Insomma, "l'evasione fiscale produce un grosso danno nella percezione del paese all'estero".

Ci vuole un'azione decisa: "Io stesso, fino a poche settimane fa, quando sono stato anche ministro dell'Economia e delle Finanze e quindi responsabile dell'Agenzia dell'entrate e responsabile politico della Guardia di Finanza, ho sempre incoraggiato fortemente le persone che vi lavorano a fare una dura lotta all'evasione. La seria lotta all'evasione può comportare la necessità di momenti di visibilità che possono essere antipatici.

Ma che hanno un forte effetto preventivo nei confronti degli altri cittadini". "Io penso che l'Italia si trova in uno stato di difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e che si trova da questo punto di vista in uno stato di guerra". Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Monti in un'intervista a "Tempi".

Il caso delle telefonate del Capo dello Stato intercettate dalla procura palermitana è "grave" ed "è peraltro evidente a tutti che nel fenomeno delle intercettazioni telefoniche si sono verificati e si verificano abusi". Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Monti in un'intervista a "Tempi". Di conseguenza, dice Monti, "è compito del governo prendere iniziative a riguardo".

"Mi rifiuto di pensare che un grande paese democratico come l'Italia non sia in grado, attraverso libere elezioni, di scegliere una maggioranza di governo efficace e, indirettamente, un leader adeguato a guidarla. Quindi la sua domanda credo e spero non sara' rilevante". Lo afferma il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista alla rivista "Tempi". La sua e' la risposta alla domanda se sia possibile che resti a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni del prossimo anno.

Quella degli Quella degli eurobond ''è una proposta articolata e intelligente che contiene anche elementi che da tempo il governo italiano ha portato al tavolo europeo''. E' quanto ribadisce il premier Mario Monti. ''Abbiamo visto tutti che alcuni paesi, certamente la Germania, ma anche alcuni Paesi nordici, non sono disposti in questo momento a dare il loro consenso agli eurobond. Ciò significa che probabilmente essi verranno ma un po' più avanti'', aggiunge Monti nell'intervista a "Tempi"

"Posso assicurare che il Governo non farà mancare al settore" delle scuole non statali, "cui riconosce una essenziale funzione complementare rispetto a quella esercitata dalle scuole pubbliche, il necessario sostegno economico".

"A cio' si provvederà, compatibilmente con i limiti tracciati con i recenti interventi di revisione della spesa pubblica, con la legge di stabilità del prossimo autunno", aggiunge Monti. "Il nostro è un governo che, per sua composizione, per suo programma, per suo orientamento, riconosce importanza e grandi spazi alla sussidiarietà, alla convivenza nel profondo reciproco rispetto tra pubblico e privato, tra stato e chiesa, tra le religioni", aggiunge Monti, "Io che ho studiato in una scuola cattolica, conosco ovviamente il grande ruolo, accanto all'istruzione pubblica, dell'istruzione paritaria e al contributo sociale che le scuole non statali offrono sopperendo alle difficoltà di molte realtà del paese".

Nel campo della giustizia ci saranno "numerose novità legislative". Novità "volte a dare risposta non solo all'emergenza carceraria ma anche a quella lentezza dei processi che, come calcolato dalla Banca d'Italia, incide negativamente sulla crescita del nostro Paese per un punto percentuale di Pil". Lo preannuncia, in un'intervista al settimanale "Tempi, il Presidente del Consiglio Mario Monti. - "Penso, ad esempio, al filtro in appello per le cause civili, all'istituzione di un tribunale per le imprese, alla riforma del risarcimento danni da eccessiva durata dei processi oppure alla revisione della geografia giudiziaria", aggiunge Monti.