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La Confraternita della Beata Vergine della Difesa torna all’Asinara: festeggiato il ferragosto, ieri i fuochi d’artificio per i 127 anni di Stintino.

Il 29 agosto la Confraternita della Beata Vergine dellaDifesa andrà in pellegrinaggio sull’isola dell’Asinara. Dopo tredici anni dalprimo ritorno ufficiale sull’isola “madre”, la Confraternita, con il prioreEleuterio Demontis a portare la bandiera della Vergine Maria, metterà piede aCala d’Oliva.

Il presidente del Parco dell’Asinara, Pasqualino Federici,nei giorni scorsi ha siglato la delibera che consentirà il pellegrinaggiosull’isola.

La notizia è di quelle importanti, che arriva nel giornodella festa ferragostana della Vergine Assunta e dei festeggiamenti, avvenutiieri sul lungomare Cristoforo Colombo con i fuochi d’artificio, per i 127 annidi Stintino. E’ proprio nel lontano ferragosto del 1885 che nasceva il piccolopaese di pescatori, costretti a lasciare l’Asinara per fare spazio a unlazzaretto e a una colonia penale a Cala d’Oliva. Con le loro imbarcazionilasciarono l’isola per trovare ospitalità su quella lingua di terra che poiprese il nome di Stintino.

Per molti stintinesi gli antenati riposano ancora nelcimitero di Cala d’Oliva. Ecco allora che il 29 agosto, in un pellegrinaggioche coinvolgerà oltre 300 stintinesi e altri partecipanti da Porto Torres(alcuni asinaresi infatti andarono ad abitare proprio nella vicina cittàturritana), è previsto l’approdo a Cala d’Oliva dove sarà celebrata la messa. Altermine della funzione religiosa i “pellegrini” faranno visita al cimitero, perdeporre una corona di fiori in memoria degli antenati, quindi nel piazzale delporto si terrà un rinfresco “alla stintinese”.

La Confraternita stintinese era già tornata sull’isola madrenel 1999 quando priore era Giuseppe Benenati che quest’anno, in veste dipresidente del sodalizio, si è impegnato perché l’evento potesse ripetersi.

«Anche questo è un recupero delle nostre tradizioni e dellamemoria – ha detto il primo cittadino stintinese Antonio Diana – e si inserisceall’interno di quel programma che da tempo l’amministrazione sta seguendo perla valorizzazione della storia del nostro paese. Allo stesso tempo è un momentodi incontro e rafforzamento dell’amicizia con la comunità di Porto Torres, doveconfluirono molti asinaresi».

Una storia che si è ripetuta anche mercoledì con laprocessione per la Vergine Assunta. Con il tradizionale corteo dei fedeli che,aperto dei membri della Confraternita della Beata Vergine della Difesa e dalsimulacro portato a spalla, ha fatto il giro dell’intero paese, accompagnatodalle bandiere delle borgate stintinesi e dai gruppi folk di Nostra Signora deContra di Cargeghe, di Santa Rosa di Palmas Arborea, San Simaco di Simaxis eSan Michele Arcangelo di Bono, quest’ultimo presente per salutare il prioreEleuterio Demontis originario del paese goceanino.

Ieri poi, in conclusione dei festeggiamenti ferragostani,gli attesi fuochi d’artificio. Migliaia si sono assiepati sul lungomare Colomboe sulla strada panoramica di accesso al paese, per assistere allo spettacolopirotecnico. Nel buio del paese, illuminato soltanto dai bagliori dei fuochiartificiali, il pubblico ha applaudito per manifestare l’apprezzamento di unevento che ha sempre il suo fascino.

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