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Melis, Pd: Nel carcere di Badu e Carros (Nuoro) situazione discreta con qualche punto critico. In futuro territorialità della pena e agenti sardi in Sardegna.

Un carcere tutto sommato in discrete condizioni, con 212 detenuti sui 205 posti disponibili, qualche cella affollata ma nel complesso condizioni vivibili.

Lo ha dichiarato il deputato Pd Guido Melis, in visita ispettiva nella mattinata di Ferragosto al carcere nuorese di Badu e Carros.
Volevo verificare innanzitutto la presenza di detenuti ex 41 bis - ha detto Melis -. Ho trovato un solo caso, quello già noto del boss dei casalesi Jovene. Nel reparto alta sicurezza (di recente risistemato) ho trovato 105 persone. Tra i detenuti in attesa di primo giudizio 43 persone”.

Melis ha anche messo in rilievo i punti critici: “il taglio dell’80% dei fondi per le mercedi impedisce di utilizzare i detenuti nei piccoli lavori in carcere, il personale di custodia è gravemente sotto organico (155 effettivi contro una pianta di 212), la sanità in Sardegna ancora versa in uno stato di passaggio dalla gestione  penitenziaria alle ASL, con effetti molto negativi sulle prestazioni. Il nuovo padiglione, che nel 2010 il governo escluse fosse destinato ai 41 bis, è ancora oggi in via di completamento, e sono passati due anni.

Per le carceri sarde comunque ha concluso il deputato del Pd - sta per aprirsi una stagione nuova, con l’inaugurazione dei nuovi carceri di Tempio e di Sassari-Bancali (e la chiusura – si spera definitiva dello scandalo di San Sebastiano).  Ci sarà una crescita dei posti letto, certamente trasferimenti da altre carceri e un aumento dell’organico degli agenti di custodia. Noi speriamo – ha concluso il deputato Pd in un maggior rispetto del principio della territorialità della pena (i detenuti sardi scontino la pena in Sardegna) e nella destinazione nelle nostre carceri sarde del personale oggi disperso negli istituti del continente.  Com

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