"Prepariamoci a soffrire ancora: è in arrivo la settima ondata di calore consecutiva di questa rovente estate 2012", conferma il metereologo Edoardo Ferrara che spiega: a differenza delle ondate di calore precedenti, questa volta verrà interessato soprattutto il nord, in particolare lombardia, piemonte e valle d'aosta dove nel prossimo weekend si raggiungeranno punte di 37-38 gradi, fino a 31-32 gradi a 1000m; ma temperature simili sono attese anche su Toscana, Lazio, Sardegna.
Qualche grado in meno invece al sud dove il peggio sembra passato, ma con caldo comunque intenso e temperature oltre le medie. Una situazione simile a quella del 2003, quando erano soprattutto i settori occidentali del paese a soffrire di più e che preoccupa per la persistenza di queste ondate di calore africana e soprattutto per la siccità che a questo punto diventa molto grave su gran parte del territorio nazionale.
"Un drago africano da oltre 2 milioni e mezzo di km quadrati quello che ci sta per interessare", prosegue Ferrara , precisando che "l'anticiclone africano interesserà non solo l'Italia, ma anche Spagna, Francia, Belgio, Paesi bassi, Germania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia.
Proprio tra Spagna e Francia tornera' l'incubo del 2003, con temperature che potranno raggiungere anche i 40gradi tra il 18 ed il 20 agosto. Sarà dunque l'ondata di calore piu' estesa ed intensa a livello europeo, proprio nel periodo di fisiologico declino dell'estate ".
"I nostri mari continuano a surriscaldarsi", conclude l'esperto, "con temperature da tropici tra basso tirreno e sicilia, dove le acque sfiorano i 26-27 gradi. Gran parte del mediterraneo continua ad essere ben piu' caldo della norma, con punte di oltre 30*c sui mari attorno alla Tunisia".
Il caldo torrido e la mancanza di pioggia hanno gia' provocato la più grave siccita' degli ultimi dieci anni con un miliardo di danni e la richiesta di dichiarazione dello stato di calamita' per l'agricoltura in molte regioni.
E' quanto afferma la Coldiretti che ha elaborato la prima mappa della sete regione per regione, nel sottolineare che gia' si contano tagli della produzioni che a livello nazionale vanno dal 20 per cento per il pomodoro al 30 per cento per il mais fino al 40 per cento per la soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero con quasi il dimezzamento della produzione nelle regioni del Nord e per il girasole (-20 per cento) mentre la vendemmia si preannuncia una delle piu' contenute dell'ultimo secolo anche se di buona qualità.
Ma oltre alla mancanza dell'acqua gli effetti del caldo si fanno sentire anche sulla produzione di latte. Le mucche hanno prodotto in media dal 10 al 20 per cento di latte in meno con punte che arrivano anche al 50 per cento nei giorni piu' roventi. Ma l'afa e le temperature - continua la Coldiretti - hanno tolto l'appetito anche ai maiali che stanno consumando fino al 40 per cento in meno della consueta razione giornaliera di 3,5 chili di mangime e con un conseguente, sostanziale calo dell'accrescimento.
Il caldo ha pesanti effetti - continua la Coldiretti - anche sulle galline, che producono meno uova e sulle api che non riescono a prendere il polline e il nettare mettendo a rischio la produzione di miele. Le regioni piu' colpite dalla siccita' si trovano al Nord ma perdite rilevanti si sono verificate nel centro Italia e nel mezzogiorno, secondo la mappa della sete tracciata dalla Coldiretti, regione per regione.