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Credito per l’Artigianato: lo sblocco dei pagamenti e le proposte per un nuovo sistema di incentivi

“Sbloccare e velocizzare i pagamenti verso le aziende, allentare la stretta del “Patto di stabilità” e rimodulare il sistema degli incentivi per sostenere le imprese artigiane sarde”.

Sono queste le richieste urgenti alla Regione fatte questa mattina da CNA Sardegna e Confartigianato Imprese Sardegna, attraverso i Presidenti Bruno Marras e Luca Murgianu, e i Segretari, Francesco Porcu e Filippo Spanu, durante una conferenza stampa congiunta tenutasi questa mattina a Cagliari.

Nel corso dell'incontro i rappresentanti delle due Confederazioni hanno analizzato le maggiori criticità che ostacolano le imprese artigiane nell'accesso al credito ed hanno illustrato le future iniziative per sollecitare l'amministrazione regionale allo sblocco dei pagamenti e le proposte per un nuovo e più efficace sistema di incentivi alle imprese artigiane.
Francesco Porcu (Segretario regionale CNA), presentando i dati della crisi del credito in Sardegna, ha sottolineato come il sistema imprenditoriale sardo sia nella fase più acuta della crisi e di come il crollo della domanda e l’arretramento degli investimenti, dovuti per lo più alla mancanza di liquidità, siano la causa della continua morìa delle imprese artigiane. «Non chiediamo più soldi per l'artigianato ma che sia riconfigurato il sistema degli incentivi attraverso la semplificazione delle procedure e con l’accelerazione delle erogazioni, modello adattabile anche ad altri comparti produttivi isolani», ha detto Porcu, annunciando che le proposte di riforma elaborate da Cna e Confartigianato verranno illustrate nel dettaglio in un incontro pubblico in programma a settembre.

Filippo Spanu (Segretario regionale Confartigianato) ha ricordato come le imprese non chiedano nuove risorse ma solamente avere quello che gli è dovuto. Per Spanu su tutte le leggi di incentivazione per l’artigianato (L.R.51/93 e L.R. 12/2011) vi è una ampia presenza di residui a fronte di una situazione delle erogazioni di pagamento sospese, in sospensione o addirittura fuori dal patto. Per Spanu la soluzione sarebbe impegnare meno risorse pubbliche e diminuire il Fondo perduto aumentando contestualmente la celerità e gli automatismi. Secondo Spanu con una la rimodulazione degli incentivi si potrebbero risparmiare subito 10 milioni di euro per finanziare un numero maggiore di imprese o risparmiare soldi pubblici.

Per Bruno Marras (Presidente CNA), gli artigiani, negli ultimi 3 anni, e in modo specifico negli ultimi 7 mesi, sono stati buoni e calmi nonostante le promesse della Giunta siano state totalmente disattese. Marras ha ricordato come a Vallermosa (nel gennaio di quest’anno) l'amministrazione regionale abbia contratto con le associazioni artigiane un vero e proprio patto per il rilancio del settore. Patto che però – ha aggiunto - è stato totalmente disatteso. Però il Presidente di CNA ha voluto concedere una ulteriore apertura alla Giunta per tentare di uscire da una situazione più che critica: visto che non ci aspettiamo alcuna proposta né dalla Giunta né dall'assessorato di riferimento a settembre saremo noi a fare le nostre proposte per dimostrare come si possano fare le cose anche con pochi fondi a disposizione.

Luca Murgianu (Presidente Confartigianato) ha ricordato come di ritardo dei pagamenti si possa anche morire; infatti, secondo il Presidente di Confartigianato, le imprese sarde che si vedono approvato un finanziamento attraverso le leggi di incentivazione, devono aspettare in media oltre 400 giorni (circa 13 mesi) prima di veder erogata la prima rata. Secondo Murgianu ci sono imprese che, nonostante abbiano visto andare a buon fine la loro richiesta di finanziamento, non vedranno erogato neanche un euro. Il Presidente di Confartigianato ha quindi chiesto uno sforzo alla politica regionale affinché vengano erogati subito almeno 7 milioni di euro per salvare le imprese in difficoltà. Inoltre, a nome degli artigiani, ha chiesto l’avvio di un Tavolo per le riforme degli incentivi da inserire nella prossima Finanziaria. Murgianu, sottolineando la necessità di riprendere dallo spirito di Vallermosa, ha lanciato un messaggio al Presidente  Cappellacci e agli Assessori competenti: le riforme si possono e si devono fare a costo zero. Solo così può ripartire un confronto serio, condiviso e duraturo.

Il Presidente di Confartigianato ha infine chiesto che venga reso operativo il fondo anticrisi dotato di 20 milioni di euro. Com

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