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Costi politica, palomba (Idv): apprezzamento per la celerità del consiglio regionale

"Esprimo apprezzamento per la celerità con la quale la commissione Autonomia del Consiglio regionale della Sardegna, nonostante la divergenza di valutazioni, si è pronunciata anche sulla riduzione a 40 del numero dei consiglieri regionali». Lo afferma il deputato e segretario regionale dell'Italia dei Valori Federico Palomba a proposito del parere espresso questa mattina dalla commissione a conferma della riduzione del numero dei consiglieri regionali della Sardegna dagli attuali 80 a 60.

«La collaborazione tra sardi questa volta ha funzionato, sia pure nella diversità di opinioni, affinché l'approvazione sia veloce – aggiunge Palomba annunciando di aver chiesto e ricevuto assicurazione dal presidente della prima commissione della Camera, Donato Bruno, che la commissione licenzierà il testo (verosimilmente quello approvato dal Senato) prima delle ferie estive, in modo che possa essere iscritto ai lavori dell'aula fin dalla ripresa dopo l'interruzione estiva insieme agli altri due analoghi concernenti Sicilia e Friuli.

«Nessuno di essi avrebbe potuto essere portato in assemblea prima dell'estate - spiega il deputato dipietrista - perché l'aula è monopolizzata dai decreti legge e dalle fiducie che il governo Monti sta mandando in Parlamento».

Il parere del Consiglio regionale, che sarà trasmesso al Parlamento che sta esaminando la modifica dell'articolo 16 dello Statuto speciale per la Sardegna in materia di riduzione del numero dei componenti dei Consigli regionali, si è reso necessario dopo che la proposta di legge presentata il 4 ottobre 2011 dall’Palomba (che prevede la riduzione a 40 consiglieri) era stata obbligatoriamente abbinata a quelle presentate successivamente da altri parlamentari sardi. Per accelerare la riforma, nei giorni scorsi lo stesso Palomba si era anche reso disponibile a ritirare la sua proposta, ancorché  presentata prima delle altre.

La proposta di legge presentata da Palomba rispecchia quella di iniziativa popolare firmata da 10.000 sardi e depositata presso il Consiglio regionale.