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Carceri: Sdr segnala a Procura Repubblica carenze sanitarie nel carcere “Buoncammino” di Cagliari

L’associazione “Socialismo Diritti Riforme” non intende transigere sulla situazione di emergenza sanitaria creatasi nella Casa Circondariale di Cagliari. Ha infatti segnalato, con una lettera al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Cagliari, la condizione venutasi a creare all’interno del Penitenziario che ospita ormai stabilmente circa 560 detenuti (contro 345 posti letto regolamentari).

“Nelle ultime settimane, con il passaggio della sanità dal Ministero della Giustizia a quello della Salute, con presa in carico delle competenze dell’Azienda Sanitaria Locale n. 8, la situazione – hanno scritto, tra l’altro, la presidente di SDR Maria Grazia Caligaris e il segretario Gianni Massa – si è resa particolarmente delicata. Sono infatti assenti alcune figure professionali indispensabili per garantire la consegna dei prelievi nei laboratori di analisi. Si tratta degli Operatori Socio Sanitari (OSS) che svolgono tali importanti mansioni poiché gli Infermieri, per contratto, non possono uscire dall’Istituto eccezion fatta per quelli, ma del tutto insufficienti, che hanno un rapporto a convenzione.

Rispondendo a uno specifico quesito in proposito, il Direttore dell’ASL 8 ha emesso un ordine di servizio che vieta agli Infermieri di lasciare l’Istituto in quanto non coperti da assicurazione. Davanti a un ordine così perentorio e in assenza di un Dirigente Sanitario ufficialmente incaricato, è diventato quasi impossibile riuscire a svolgere le diverse incombenze che comportano anche l’accompagnamento dei detenuti sofferenti negli ospedali per le visite specialistiche e in Tribunale per presenziare alle udienze.

In questi giorni, assente l’infermiere a contratto libero-professionale per motivi di salute, è stato necessario ricorrere alla disponibilità volontaria di altri Infermieri. A nessuno sfugge che la mancata volontaria disponibilità avrebbe comportato l’impossibilità di effettuare i controlli sui prelievi che quotidianamente vengono effettuati anche perché nella struttura penitenziaria si registra la consistente presenza di tossicodipendenti”.

“Accanto a questa problematica, molto delicata, abbiamo inoltre potuto appurare – sottolineano nella missiva Caligaris e Massa – che scarseggiano i materiali per effettuare le visite. Non solo la carta che garantisce l’igiene quando si effettuano le visite ambulatoriali ma addirittura l’ossigeno e i manometri per la sua erogazione. Si tenga altresì conto che mancano totalmente i gel igienizzanti che in ambienti così particolari sono indispensabili. Dinnanzi a questa situazione e interpretando le preoccupazioni dei Medici, degli Infermieri, dei Tecnici e degli Agenti di Polizia Penitenziaria nonché dei detenuti e dei loro familiari che convivono quotidianamente con questi problemi abbiamo sentito il dovere di sollecitare un suo autorevole intervento per verificare le reali condizioni in cui si trova la struttura. Riteniamo infatti che in assenza di un immediato provvedimento della ASL per incaricare alcuni OSS nel carcere di Buoncammino o per autorizzare gli Infermieri in servizio a lasciare l’Istituto quando è necessario, diventi indispensabile – conclude la lettera – un intervento del Signor Prefetto con un atto d’imperio”.