Press "Enter" to skip to content

On.le Amalia Schirru (PD): Quirra: accolto ordine del giorno. Impegno del Governo sulle bonifiche.

“Il Governo ha accolto il mio ordine del giorno, firmato dai colleghi Melis, Pes, Parisi sul comma 2o art. 35 DL 83/2012 che prevede la predisposizione di un decreto interministeriale con il quale determinare le concentrazioni di soglie di contaminazione nei siti militari, le procedure per la gestione dei materiali e dei rifiuti e la bonifica dei siti e delle infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare e alla sicurezza nazionale. Sul tema, tanto delicato e complesso, il Governo ha accettato un impegno che vede innanzitutto il confronto con il Ministero dell’ambiente nel valutare le richieste misure di integrazione del decreto interministeriale, e insieme la predisposizione di un  piano attuativo straordinario di bonifica dettagliato, che riporti mezzi, strumenti e risorse per l'avvio delle bonifiche nelle aree già individuate come contaminate. Prioritaria fra tutte, il nostro Poligono di Quirra, tenendo conto della sua specificità, dei rischi, della caratterizzazione degli interventi di ripristino ambientale e delle nuove misure di prevenzione e sicurezza sul luogo di lavoro.

Abbiamo chiesto che si tenessero in debito conto soprattutto le conclusioni della Commissione d'indagine parlamentare che sottolinea come nel rispetto «di normative di attuazione di direttive comunitari e, non sono ammissibili deroghe ai limiti di concentrazione stabiliti come valori soglia per specifiche sostanze, superati i quali potrebbe risultare compromessa l'integrità dell'ambiente e la salute delle persone». Tra gli impegni del Governo, infine, anche quello di valutare le misure necessarie a sostenere i Comuni interessati nell'opera di recupero e riuso del territorio per finalità produttive.

Questi i nostri risultati, mentre anche dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta sull'uranio impoverito arriva una rassicurazione sull’inizio delle bonifiche.

Tuttavia, il tempo stringe ed è ormai necessario che anche gli Enti locali e la Regione pervengano a posizioni chiare e condivise e si trovi un fronte comune che possa dare finalmente il via al piano operativo di riqualificazione e sviluppo del territorio. Ben venga allora la costituzione del coordinamento dei sindaci dei comuni sardi che ospitano le basi militari, ma va dato seguito a quello che è l’operato in Parlamento con segnali concreti anche da parte delle istituzioni locali, affinché si trovi al più presto un accordo sulla sorte futura del Poligono, fermo restando che non si può pensare ad una sua eventuale chiusura ed abbandono senza prima procedere alle opportune bonifiche. Non si può correre il rischio di lasciare il territorio in balia dell’incertezza. Le bonifiche devono essere attuate al più presto. Abbiamo dato tempo al Governo, ora tocca a noi.

Dobbiamo ricostruire il clima di fiducia necessario alla costruzione di un futuro per il territorio, per la cittadinanza, le aziende, gli stessi operatori civili e militari delle basi. Decidiamo pertanto cosa vogliamo fare, ma facciamolo subito”. Com