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Sgominata banda di ladri romeni dai carabinieri del comando provinciale di Sassari e dai colleghi del comando territoriale cc di Olbia, in manette 20 persone tra cui sei donne.

Questa mattina i carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Tempio Pausania, Vincenzo Cristiano. Sono finiti in manette 20 persone, tutte di origine romena e residenti ad Olbia. Tra di esse figurano anche 6 donne. Si tratta dunque di Boboc Jean, di 34 anni, di  Roinita Simion, di 33 anni, di Enache Marian Gabriel, di 28 anni, di Topala Marian, di 26, Vlad Grigore, di 45, Popa Petrut Marius, di di 20,  Hauca Nicolai, di 50, Ionel Dorinel, di 24, Olaru Cristinel, di 39, Ungureanu Ionut Virgil, di 23, Mateescu Mihai Aurel, di 27, Codreanu Daniel, di 28, Druta Alexandru Marian, di 27, Mocanu Dumitru, di 41, Ionel Gabriela, di 31, Netcu Tatiana Venera, di 44 anni, Enache Aura Florentina, di 29, Stanescu Ioana Silvia, di 25, Toma Adriana, di 34  e Florea Florentina Alina, di 28 anni, tutti domiciliati a Olbia. I romeni sono accusati di aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Le indagini sono state svolte dalla Sezione Operativa di Olbia e coordinate dal PM della Procura di Tempio Pausania, Riccardo Luigi Rossi che ha portato alla fine di una pericolosa organizzazione criminale che, operando in Gallura ed in Ogliastra, tra febbraio e giugno di quest’anno ha compiuto numerosissimi reati ai danni di esercizi pubblici.

Nell’ordinanza di  oggi sono stati a loro attribuiti 16 furti a bar, tabacchini, aree di servizio. Obiettivi erano i soldi contenuti nei registratori di cassa e nelle slot machine, tabacchi, schede telefoniche, valori bollati, televisori e computer.

La banda, secondo quanto detto questa mattina alle ore 11 presso la sede della Stazione cc di Olbia, dal comandante provinciale dei carabinieri di Sassari, Col. Francesco Atzeni, agiva sulla base di una perfetta ripartizione dei compiti. A capo vi era Jean Boboc che con la sua compagna Gabriela Ionel effettuava i sopralluoghi agli obiettivi prescelti. Entrambi hanno anche partecipato ad alcuni colpi. Quindi si passava alla fase di pianificazione, che solitamente si effettuava a casa di Simion Roinita. Qui Boboc stabiliva chi era più “idoneo” all’azione e impartiva ordini per la predisposizione di quanto necessario (automezzi, strumenti da scasso, tute, guanti, radio portatili e telefoni cellulari provvisti di schede intestate a connazionali ignari di tutto). Le altre donne, oltre ad effettuare i sopralluoghi, partecipavano attivamente ai furti facendo da “palo” oppure da austista. Al fine di non destare sospetti in caso di controllo delle forze di polizia, infatti, le donne trasportavano gli strumenti da scasso, torce, tute e guanti e poi, compiuto il colpo, sulla loro autovettura caricavano la refurtiva.

Un intenso, complesso e paziente lavoro investigativo ha consentito agli abili investigatori dell’Arma, di ricostruire l’organigramma e accertare il modus operandi della banda, attraverso controlli, pedinamenti, servizi di osservazione, esami di tabulati telefonici, intercettazioni, visione di immagini della video sorveglianza.

Le indagini hanno preso le mosse dal tentato furto all’Eurospin di Olbia, avvenuto il 26 marzo scorso quando, per l’intervento di una guardia giurata, i malfattori dovettero abbandonare la cassaforte nel parcheggio del supermercato, dopo averla sradicata dal muro. Sul posto fu anche trovata una Volvo, intestata ad un romeno che l’aveva prestata a Marian Topala, come successivamente accertato.

Dumitru Mocanu, sottoposto all’obbligo di firma in caserma, oltre a partecipare ad alcuni furti, tentava di carpire notizie su eventuali indagini in corso sui suoi connazionali riferendo a sua volta ai carabinieri notizie confidenziali, rivelatesi non solo false ma anche svianti, sui sospetti movimenti di alcuni di loro.

Gli arrestati, quasi tutti con un lungo curriculum criminale per furti e rapine, sono stati rinchiusi nel carcere sassarese San Sebastiano e quello di Tempio Pausania.

Durante lo svolgimento dell’operazione, questa mattina, nelle vicinanze delle abitazioni occupate dai romeni, i carabinieri hanno fermato e controllato un’autovettura sospetta con a bordo 4 uomini.

Nel bagagliaio sono stati rinvenuti attrezzi da scasso, tute e guanti, nonché 682 pacchetti di sigarette e 701 euro in monete.

Dai successivi accertamenti è emerso che, qualche ora prima, i quattro avevano compiuto un furto ai danni del bar tabacchi Il Castello a Sassari, nel comprensorio dell’Agenzia delle Entrate in località Piandanna.
Per questo sono stati dichiarati in arresto e condotti al carcere di Tempio Pausania, in attesa dell’udienza di convalida Brabete Adrian, 27 anni, Brabete Cornel, 24 anni; Munteanu Bogdan Maricel, 33 anni e Munteanu Gigi Ciprian, 31 anni anche questi della Romania e domiciliari a Olbia. BS

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