Dopo la revisione, al ribasso, delle prospettive di Germania, Olanda e Lussemburgo l'agenzia Moody's rivede al ribasso le prospettive dell'Efsf, il fondo salva stati europeo a "negativo" da "stabile". E' quanto si legge in una nota.
La revisione al ribasso delle prospettive dell'Efsf riflette il taglio dell'outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo, afferma Moody's, perchè il rating del Fondo è "sensibile" alla valutazione sui Paesi a tripla A che sono i maggiori contribuenti dell'Efsf.
Le emissioni dell'Efsf, nonostante l'abbassamento da parte di Moody's, continuano a mantenere la tripla 'A'. Lo sottolinea in una nota il fondo salvastati, che ricorda come l'outlook ha un "orizzonte temporale di 12-18 mesi" e quindi "non indica nessun" downgrade "nel futuro immediato".
Secondo il presidente francese Francois Hollande serve che i provvedimenti approvati dal Consiglio europeo del 28 e 29 giugno "siano messi in atto rapidamente e in modo fermo". Lo ha affermato la portavoce del governo francese, Najat Vallaud-Belkacem, durante il resoconto del consiglio dei ministri.
Tale "assoluta necessità", ha precisato, è "accentuata" dalla decisione di Moody's di modificare l'outlook su Germania, Olanda e Lussemburgo a negativo. Un'evenienza che Hollande, ha spiegato la portavoce, ha voluto "relativizzare", perchè "si tratta di una messa in prospettiva negativa, non di un downgrade".
L'applicazione delle decisioni del Vertice di fine giugno sta procedendo "a piena velocità": lo ha detto un portavoce della Commissione Ue. In particolare, a inizio settembre Bruxelles presenterà la proposta sulla supervisione unica bancaria.
La Commissione Ue ha dato oggi il suo via libera al programma di ricapitalizzazione delle banche spagnole in difficoltà in applicazione del memorandum d'intesa sottoscritto tra l'Eurogruppo e il governo di Madrid. Bruxelles ha approvato le condizioni in base a cui il Frob rafforzerà le risorse proprie degli istituti di credito.
Lo spread Btp-Bund va ancora giù e scivola fino a 520 punti base. Il rendimento del Btp a 10 anni cala al 6,46nbsp.
La Germania ha venduto Bund a 30 anni per 2,32 miliardi di euro con tassi al nuovo minimo storico e domanda solida. Il rendimento medio è sceso al 2,17%, un livello mai toccato dal 1994, dal precedente minimo del 2,41% dell'asta di aprile. La domanda ha raggiunto i 3,367 mld superando l'importo massimo previsto di 3 mld.
Dopo un avvio incerto le borse europee imboccano la strada del rialzo. Tutti positivi i listini con Milano (+1,6%) e Madrid (+2%) in luce.
Progressi attorno al mezzo punto percentuale per le altre borse nonostante i dati negativi sulla fiducia dei consumatori in Germania e il calo oltre le attese del Pil della Gran Bretagna.
Recuperano i bond di Spagna e Italia sulle scommesse di un potenziamento del fondo salva-stati attraverso la concessione di una licenza bancaria.
A trainare il rimbalzo dei listini sono i titoli dell'auto (+2%) grazie ai conti meno deludenti delle attese di Peugeot (+3%). In luce anche Daimler (+3,6%) e Fiat (+2,8%). Bene anche i bancari con Ubi (+5%), Natixis (+4,5%), Credit Agricole (+4%) e Unicredit (+3,9%).
Il rimbalzo di Milano e Madrid beneficia anche della riduzione, rispetto ai massimi dell'apertura, degli spread sul bund tedesco. Il recupero dei titoli di stato segue alle parole del membro della Bce, Ewald Nowotny, secondo cui esistono argomenti a favore della concessione della licenza bancaria al fondo salva-stati, così da incrementarne la potenza di fuoco attraverso l'accesso ai prestiti della Bce.
Prosegue sui mercati asiatici l'ondata di vendite che sta colpendo i listini azionari mondiali. A pesare, ancora una volta, sono i timori sulla crisi europea, a cui si aggiungono le preoccupazioni di un rallentamento della locomotiva cinese. Come se non bastasse i risultati di Apple hanno deluso le attese, provocando una vendita sui titoli tecnologici.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso, con l'indice Nikkei che cede l'1,4% a 8.365,90 punti.
Avvio in leggero calo per l'euro sui principali mercati valutari del Vecchio continente. Alle 8,30 la moneta unica viene scambiata a quota 1,2067, in flessione rispetto alla rilevazione ufficiale della Bce fissata ieri a 1,2089.