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Bersani da Monti punta i piedi sulla riforma della legge elettorale e afferma: due maggioranze sono troppe

Bersani ha rappresentato al capo del Governo "l'esigenza che venga dato seguito alle decisioni prese al Vertice UE e che ci sia uno stato di allerta di tutte le istituzioni". E ha aggiunto: "Diamoci degli strumenti per governare questa fase. Il Pdl non lo capisce, lo dobbiamo fare per l'Italia. Quella sulle elezioni anticipate è una discussione stravagante, sono solo chiacchiere".

Parole drammatiche, quindi, sul contesto generale della crisi; ma anche risentite sull'andamento dei rapporti all'interno della coalizione che sostiene il governo del professore bocconiano. Commentando il voto di ieri al Senato sul cosiddetto "semipresidenzialismo", il suo commento è stato insieme sconfortato e ironico: "Vogliono sempre un uomo solo al comando, che è sempre quello lì".

Sempre più spesso - denuncia insomma il segretario del PD - si rivede la "vecchia maggioranza" Pdl-Lega. Se tutte le volte che abbiamo da salvare un parlamentare dall'arresto o da fare qualche colpo di mano vediamo riproporsi la vecchia maggioranza non è certo salute, né per la stabilità né per il governo".

Bersani ha anche dedicato un passaggio al tema delle nuove regole elettorali: "Non intendiamo essere portati a spasso. Abbiamo presentato proposte, siamo flessibili e pronti a stringere, non accetteremo che la prossima settimana si vada in vacanza. Se la destra vuole battere palla si assuma responsabilità". Si arriverà comunque, e presto, a un chiarimento. Di questo Bersani si dice sicuro: "Noi siamo pronti, assolutamente flessibili, siamo andati a discutere diverse ipotesi ma tutte le volte vengono ribaltate con un pretesto''.

La spending review su sanità e enti locali "non va bene", secondo il segretario del PD: "Contiamo in questi giorni - ha aggiunto - che su un paio di punti ci sia una riflessione molto attenta, innanzitutto sul tema degli enti locali e e sui risparmi della sanità. Così non va bene. Risparmiare si può, ma non così, non in questo modo. Tenendo i saldi, perché non siamo agit prop, siamo un partito di governo".

La conclusione è come al solito condita col buonsenso che distingue la retorica pubblica di Pierluigi Bersani: "Non voglio aggiungere problemi a problemi, ne abbiamo già tanti. Ma vorrei richiamare tutti a un senso di responsabilità".

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