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La guardia di finanza intensifica i controlli in mare e sulla filiera della pesca a tutela dei cittadini.

I finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari hanno controllato nelle città rivierasche dell’isola molte rivendite di prodotti alimentari provenienti dalla pesca marina. Infatti, sono state setacciate decine di attività commerciali alcune delle quali sono risultate irregolari. E per questo motivo sono stati sequestrati circa 50 kg. di prodotti ittici privi di etichettatura e documentazione attestante la provenienza (cd. rintracciabilità).

L’attività ispettiva ha interessato in particolare gli esercizi commerciali, i centri di smistamento dei prodotti ittici e diverse pescherie ubicate nelle città della costa sarda. I controlli proseguiranno senza sosta, conferma il Colonnello Passalacqua - Comandante del Roan, per accertare la qualità dei prodotti posti in commercio e risalire all’intera catena della filiera della pesca per la tutela sia dei consumatori che degli operatori del settore che rispettano le regole.

Per ciò che concerne la pesca di frodo, le fiamme gialle hanno sequestrato all’interno del porto di Cagliari una rete da posta tipo “barracuda” (galleggiante) di circa 100 metri e una rete a tremaglio di oltre 300 metri, calate nottetempo da ignoti, subito salpate e sottoposte a sequestro.

Nell’Isola di Serpentara è stata sequestrata una rete a tremaglio di circa 200 metri calata nella zona A di riserva integrale dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara - Villasimius. Anche al largo dell’Isola dei Cavoli è stata sequestrata una rete tipo tremaglio di circa 150 metri, calata senza la segnalazione prescritta dalla normativa in vigore e quindi pericolosa per i natanti in transito. Per tutte queste illecite attività sono scattate le denunce a carico di ignoti, mentre sono in corso le indagini per l’identificazione dei responsabili. In prossimità di Capo Testa (SS), invece, è stato elevato un verbale ad un pescatore che praticava la pesca a strascico sotto costa (entro le 3 miglia marine o al di sopra della batimetrica dei 50 metri) per violazione alle norme sulla pesca marittima. Sequestrata la rete di circa 40 mt. e tutto il pescato.

Negli ultimi giorni i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari hanno compiuto diverse attività info investigative che hanno portato al sequestro di un’imbarcazione da diporto. Dalle indagini è emerso che la società detentrice dell’unità, con sede nella penisola e sotto procedimento fallimentare, ha omesso di pagare l’assicurazione obbligatoria R.C. per danni contro terzi, violando la vigente normativa che prevede oltremodo la sanzione amministrativa fino a 3.194,00 euro. Ad un’altra imbarcazione da diporto, ormeggiata in un cantiere di Cagliari, è stata modificata la propria sigla di identificazione più volte. Dopo le accurate indagini, l’attività si è conclusa con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 2 persone responsabili del reato di “uso di falso contrassegno di individuazione”.

L’attività dei finanzieri del comparto navale, specifica il Colonnello Passalacqua, prosegue a pieno ritmo in tutto il mare territoriale della Sardegna, volta alla salvaguardia della vita umana in mare e dell’ambiente marino, al contrasto della pesca abusiva e dei traffici illeciti in genere, nonché, alla verifica delle vigenti disposizioni nel settore economico - finanziario.

Infine dal primo di luglio e per tutta la stagione estiva è operativa una postazione della G. di F. presso il porto di Villasimius con la presenza di una motovedetta della classe “2000” per l’espletamento delle attività d’istituto.