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Monti, niente patrimoniale e niente nuova manovra economica.

Non abbiamo nessuna intenzione di fare nuove manovre siamo sulla via programmata per il conseguimento degli obiettivi di bilancio e non vi è dunque l'esigenza di nuove manovre". Così il premier Mario Monti.

"Il contagio e' in corso, e non da oggi" ha continuato, spiegando che "il contagio è quel disagio che, attraverso i mercati, colpisce in termine di maggior incertezza e fiducia nell'irreversibilità dell'euro, i tassi di interesse di Paesi che sono sullo stesso carro".

"Credo che dobbiamo fare di tutto, come stiamo facendo, per uscire dalle difficoltà con le nostre forze, pur se in un contesto di piena collaborazione europea".

"Sugli obiettivi a breve di finanza 2012-2013 siamo sulla via programmata" - ha aggiunto il premier - "Ho letto su un quotidiano, facendomi trasalire, che siamo condannati a 20 anni di Monti. Ho poi capito che si riferiva ai 20 anni di percorso del rientro per l'eccesso di debito. Non so se si tratta di una condanna, ma certo non di Monti, perché è contenuta nei 'six pack' negoziato nel 2011, quindi prima dell'entrata in funzione questo governo".

L'ipotesi ventilata da un quotidiano di una tassa patrimoniale sopra i 250mila euro "non rientra nelle intenzioni ne' nei programmi del governo italiano". E a proposito dello Spread: "Rispetto ai 574 punti di novembre 2011, oggi siamo credo a 490 e quindi c'è una riduzione", anche se "certamente deludente perché me la sarei aspettata più rilevante". Si sa a cosa i mercati attribuiscono "l'insufficiente calo dello spread al di là delle misure, e cioè all'insufficiente governance dell'eurozona" e le decisioni del vertice Ue in attesa di ratifica. "Poi per l'incertezza del quadro politico, avvicinandosi il termine di un'esperienza nota mentre il futuro è ignoto" ha detto Monti.

"Non son sorpreso che per ora non ci sono effetti positivi sulla crescita" con i provvedimenti "di risanamento e riforme strutturali". La crescita "verrà', ma ci vorrà ancora tempo viste le previsioni che danno l'uscita dalla recessione e l'hanno collocata in una fase iniziale del 2013" ha affermato Monti. "C'è una tenuta del sistema sociale e mi auguro che quel senso di responsabilità che è finora prevalso anche nell'atteggiamento sociale e sindacale, a differenza di quello che stiamo vedendo in altri Paesi come la Spagna, mi auguro possa continuare per non aggravare una situazione complessa".

"E' importante" che le forze politiche "trovino un accordo sulle riforme perché con l'avvicinarsi della conclusione dell'esperienza di questo governo è essenziale che in Italia e all'estero ci sia fiducia". Lo afferma il premier Mario Monti.("Credo sia necessario da parte mia chiamare le forze politiche della maggioranza alla necessità, nell'interesse del Paese, di non allentare l'impegno e il ritmo decisionale" ha aggiunto il premier in conferenza stampa a palazzo Chigi. "Si sono anche lette ipotesi circa la destinazione dei sussidi alle imprese.

La nostra priorità per quanto riguarda la spending review è di ricavare risparmi, vedremo poi, una volta ricavati, come destinarli nell'ambito di una politica economica complessiva. Semmai la nostra destinazione faro dei risparmi è evitare aumenti dell'aliquota Iva anche al di la del periodo per cui possiamo dire che non ci saranno aumenti".