Press "Enter" to skip to content

La Sicilia in bancarotta: Monti chiede conferma a Lombardo delle dimissioni

Il Presidente del Consiglio Mario Monti, facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per avere conferma dell'intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio. Infatti, le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un'azione da parte dell'esecutivo non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti più efficaci e adeguati.

"La Sicilia sull'orlo del crac? Io penso di si"'. E teme che presto non si riescano a pagare gli stipendi dei dipendenti? "Penso di si"'. Lo ha detto l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Sicilia, Andrea Vecchio, ex presidente dei costruttori catanesi, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24 per commentare l'intervista del vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, apparsa ieri sul Corriere della sera.

"Ho accettato l'incarico da assessore in maniera provocatoria, per mettere le mani dentro e capire perche' la Sicilia non funziona - ha detto - Non funziona perché ogni cosa in questa regione si muove in funzione del clientelismo e del voto di scambio".

Ma Vecchio teme davvero che manchino presto i soldi per i dipendenti? "Penso di si - ha risposto - e non solo per i dipendenti regionali. Ci sono poi 20 mila precari, gli impiegati dei Comuni, i forestali. Si sono trovati 105 milioni c'è grandissima difficoltà per trovare 4 milioni per prorogare i trasporti marittimi tra la Sicilia e le isole minori. Come se i cittadini delle isole fossero figli di un Dio minore.

La condizione della Sicilia e' veramente al collasso, si sono sprecate risorse per foraggiare clientele, non si sono fatti investimenti. Noi camminiamo sulla rete stradale realizzata dai Borboni, ogni tanto si sistema una buca, si allargano una curva e un dosso ma è la rete stradale dei Borboni".

"Rimproverano a Lombardo - ha proseguito - di utilizzare dirigenti esterni, ma mi viene un sospetto: non e' che forse la Regione, il pochino che funziona, funziona grazie ai dirigenti esterni perché quelli interni, promossi tutti quanti per clientelismo e senza meriti, non sarebbero in grado di mandare avanti la macchina?"

Sui forestali Vecchio ha detto: "C'è un rumor, che appicchino loro gli incendi. Com'è possibile che in Sicilia ci siano più incendi che nelle altre regioni? E' solo un sospetto, ma credo che il numero degli incendi sia direttamente proporzionale al numero dei forestali, precari o da stabilizzare. Loro vengono impiegati, e dico impiegati perché lavorare è un termine troppo importante per utilizzarlo in questi casi. Parole dure?
E' quello che penso, io dico di me che la parola precede il pensiero, non ho veli. E mi assumo le mie responsabilità”.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »