Press "Enter" to skip to content

Conflitto tra presidenza Repubblica e Procura di Palermo: Il Procuratore della Repubblica di Palermo Messineo: rispettiamo l’iniziativa del Quirinale, ma l’inchiesta continua

L'iniziativa del Quirinale "non collide minimamente con l'indagine che invece può continuare". Lo dice il procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Messineo, in un'intervista a 'l'Unita". "Noi -spiega- non abbiamo trascritto alcuna intercettazione e sull'utilizzabilità di quelle telefonate noi siamo assolutamente d'accordo con il Quirinale". "Il dissenso tra le nostre valutazioni e quelle della presidenza della Repubblica -fa notare Messineo- riguarda due punti: il primo e' quello della valutabilità tra utili e non utili, rilevanti o meno ai fini dell'inchiesta. E noi le abbiamo valutate come non rilevanti".

"Il secondo punto di divergenza -aggiunge il procuratore di Palermo- riguarda invece la modalità di distruzione, che secondo noi dovrebbe seguire una procedura garantita davanti al gip mentre il Quirinale ipotizzerebbe una procedura che non preveda l'intervento delle parti o altro. Credo che i punti di dissenso siano sostanzialmente questi due, e saranno oggetto dell'esame della Corte Costituzionale".

"Sarà la Corte Costituzionale -rimarca- a stabilire qual'è la procedura da seguire e i limiti dei poteri del pubblico ministero in casi di questo genere. Noi -conclude Messineo- siamo perfettamente aperti a recepire le indicazioni che ci verranno date e non abbiamo alcuna tesi preconcetta".