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Spread alle stelle. Il governo: niente scudo, per ora

Lo spread sale alle stelle e sfiora quota 500 punti, ma il governo ribadisce che "al momento non c'è alcuna intenzione" di ricorrere allo scudo studiato in sede europea. "Nessuno può escluderlo a priori per il futuro - affermano fonti di Palazzo Chigi - ma al momento non se ne ravvisa la necessità".

Oggi il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi chiude a 489 punti, dopo aver toccato quota 495, con il tasso del decennale ben saldo oltre il 6%. Vola sopra i 560 punti il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli, per un tasso del 6,8%.

Dietro l'impennata degli spread c'è la decisione della Corte Costituzionale tedesca, che ha rinviato al prossimo 12 settembre il proprio pronunciamento sulla compatibilità dell'Esm e del fiscal pact con l'ordinamento giuridico del Paese.

L'Italia resterà così nuda ad affrontare un agosto di fuoco sui mercati del debito sovrano, anche perché le decisioni definitive sullo scudo anti-spread sono state rimandate dalla Ue a dopo l'estate a cause delle divergenze tra paesi membri.

Intanto il premier Mario Monti s'interroga sulla natura dello spread: "Tutte le parole chiave sono femminili: banca, moneta, liquidità, inflazione, lotta all'inflazione e soprattutto la parola cardine per una banca centrale 'indipendenza' e sappiamo che indipendenza è non solo una parola al femminile, ma anche un atteggiamento molto forte delle persone di genere femminile". E lo spread? Lo "spread che cos'è? - s'interroga Monti - Maschile, neutro, certamente non femminile...", ha ironizzato.

Sul versante delle previsioni oggi il Fmi ha rivisto al ribasso le sue stime sulla crescita mondiale, che quest'anno si fermerà al 3,5% e al 3,9% nel 2013. Invariate le stime sul Pil dell'Italia, che registrerà una contrazione dell'1,9% nel 2012 e dello 0,3% nel 2013. Preoccupa il debito pubblico, destinato a impennarsi al 125,8% quest'anno e al 126,4% il prossimo. Il Fmi lancia poi l'allarme per le misure anti-crisi varate dall'Europa e sostiene che i meccanismi approvati da Bruxelles sono "passi nella giusta direzione", ma che Esm e scudo anti-spread vanno realizzati in fretta.

"Fino a quando non saranno prese tutte le misure necessarie - avverte il fondo - la situazione delle economie dell'area euro resterà precaria" e Italia e Spagna rischiano di perdere l'accesso ai mercati finanziari. Bankitalia rivela poi che a maggio il debito pubblico italiano è salito di altri 17,1 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo record storico di 1.966,3 miliardi di euro.

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