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Ppr – Presidente Regione, regole certe attraverso percorso condiviso

La conoscenza e la chiarezza delle norme rende effettivo il rispetto delle regole e della legalità, come sancito nella Costituzione. Lo ha sottolineato il presidente Cappellacci intervenendo stamane in Consiglio Regionale ed evidenziando la necessità di ripristinare attraverso la revisione del PPR il principio della certezza del diritto.

"La certezza della norma - ha aggiunto il presidente -  diventa completamente efficace quando sono certi anche i ruoli ricoperti dalle Istituzioni: alla Regione spetta un compito di coordinamento mentre le Autonomie Locali devono mantenere la responsabilità della gestione degli interventi e della realizzazione delle singole opere. Rafforzare questa impostazione delle norme del Piano darà nuovo impulso alla qualità della pianificazione e della gestione del territorio”.

Il presidente ha spiegato come tale impostazione abbia caratterizzato anche la fase preparatoria delle linee guida. "La revisione del Piano - ha ricordato - è stata avviata nel 2009, attraverso uno specifico e codificato processo di concertazione e dialogo denominato 'Sardegna Nuove Idee', che ha avuto come obiettivo principale quello di avvicinare i centri di decisione al territorio e alle popolazioni locali. Tale processo ha coinvolto i diversi attori presenti nel territorio, dalle Amministrazioni pubbliche ai professionisti, dall’associazionismo al singolo cittadino.

Gli atti e le risultanze sono pubblici e consultabili sul sito della Regione e costituiscono un importante segno di una modalità di discussione e sintesi che deve diventare paradigmatica non solo nella gestione del territorio, ma più in generale nelle politiche che vedono coinvolte le realtà e le comunità locali. Per favorire la predisposizione di un quadro di regole certe, la revisione del Piano dovrà inoltre rispondere alle risultanze dell’attività di ricognizione e aggiornamento delle perimetrazioni dei beni e dei relativi vincoli, fatta con la collaborazione del Ministero per i beni e le attività culturali, che, per la prima volta, saranno rese pubbliche in una scala adeguata a comunicare in maniera chiara ed inequivocabile - ha concluso il Governatore - l’incidenza dei vincoli sulla sfera della proprietà privata e del singolo cittadino". Com