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Carceri: Sdr, aggravato disabile cardiopatico a Buoncammino

“Si sono ulteriormente aggravate e destano molta preoccupazione le condizioni di salute di A.P. 66 anni, detenuto nel Centro Diagnostico Terapeutico di Buoncammino. L’uomo, originario di Suelli, con un grave handicap motorio che lo costringe su una sedia a rotelle, è in sciopero della fame da circa 2 mesi per protesta. Affetto da vasculopatia cerebrale e da cardiopatia manifesta una incapacità di rendersi conto dei rischi per la sua vita”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che ha effettuato alcuni colloqui con il cittadino privato della libertà ristretto nella Casa Circondariale cagliaritana dallo scorso mese di gennaio”.

L’istanza di differimento pena, presentata dal legale Amedeo Meloni al Tribunale di Sorveglianza di Cagliari, lo scorso mese di aprile, è ancora senza esito. Secondo i medici di Buoncammino, che hanno segnalato più volte il caso, le condizioni del detenuto consiglierebbero una misura alternativa alla restrizione in ambiente carcerario.

L’uomo, che si trovava in differimento pena da un anno, era tornato in carcere l’11 gennaio 2012 in seguito a una perizia con la quale si attestava il miglioramento delle condizioni di salute. Le attuali condizioni, con una perdita di peso di circa 27 chilogrammi (pesava 87 chili attualmente 60), gli rendono quasi impossibile lasciare la branda della cella. Dal 4 luglio, data dell’ultimo rilevamento del peso, rifiuta le prestazioni mediche.

“E’ evidente che una persona anziana con gravi patologie irreversibili non può stare in una struttura penitenziaria. Ciò nonostante il costante monitoraggio, effettuato dai medici e dagli infermieri, e l’impegno e la sensibilità degli Agenti della Polizia Penitenziaria. Occorre, in considerazione delle evidenti condizioni di salute, un atto di umanità concedendo all’uomo gli arresti domiciliari. La pena non può consistere in trattamenti disumani e tenere una persona reclusa con patologie gravi si configura come una violazione del principio costituzionale. Com