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La sacralità del Magnificat di Bach, dedicato a Rossella Urru, sabato 14 luglio alle 20.30 in Cattedrale a Cagliari

Sabato 14 luglio alle 20.30, nella suggestiva cornice della Cattedrale di Santa Maria di Cagliari, è stato organizzato un prezioso ed imperdibile appuntamento, nell’ambito della rassegna “I Suoni dell’anima” del Teatro Lirico di Cagliari, con la musica sacra sinfonico-corale. Protagonisti sono l’Orchestra e Coro del Teatro Lirico, diretti da Marco Faelli e, in qualità di solisti: per la Cantata in do maggiore Francesca Zanatta (14, 18, 21 luglio)/Tiziana Zedda (16, 20, 23 luglio) (soprani), Irene Macutan (contralto), Moreno Patteri (tenore), Alessandro Senes (basso); per il Magnificat Tiziana Zedda (14, 18, 21 luglio)/Francesca Zanatta (16, 20, 23 luglio)/Graziella Ortu (soprani), Caterina D’Angelo (contralto), Moreno Patteri (tenore), Alessandro Senes (basso). L’accompagnamento musicale al clavicembalo è di Andrea Mudu.

Il programma musicale, interamente dedicato al genio compositivo di Johann Sebastian Bach, prevede: Cantata in do maggiore per soli, coro e orchestra BWV 147 “Herz und Mund und Tat und Leben”; Magnificat in re maggiore per soli, coro e orchestra BWV 243.

Il Teatro Lirico di Cagliari dedica questa serie di sei concerti a Rossella Urru, giovane volontaria di Samugheo (Or) rapita nell’ottobre 2011 in Algeria, auspicandone, attraverso il messaggio universale di pace e libertà diffuso dalla musica, l’immediata liberazione.

L'ingresso alla manifestazione, della durata di un’ora circa, è libero.

La Cantata in do maggiore, per la Visitazione di Maria, è fra quelle di più ampie proporzioni composte da Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750); è nota soprattutto per il famosissimo corale “Gesù rimani la mia gioia”. Eseguita, per la prima volta, a Lipsia nel 1723, la cantata esalta la potenza divina e trasmette un messaggio di solennità e di dolcezza. In apertura la tromba sottolinea il momento solenne, giungono, poi, attimi di pace ineffabile con l’intervento degli oboi, mentre solisti e coro invocano la magnanimità di Dio. La seconda parte è un vero e proprio movimento ascensionale che trova l’apice nel coro conclusivo “Gesù rimani la mia Gioia”: un canto di gioia nel quale il popolo, dopo aver conosciuto Gesù, non vuole più stargli lontano.

Il Magnificat in re maggiore, eseguito, per la prima volta, nella Thomaskirche di Lipsia il 2 luglio 1733, è una delle più importanti opere sinfonico-corali di Bach. Si tratta di una cantata sacra composta per orchestra, coro a cinque voci e cinque solisti. Il testo è tratto dal cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo secondo Luca, con il quale Maria loda e ringrazia Dio perché ha liberato il suo popolo. Il Magnificat, diviso in dodici parti ma raggruppate in tre movimenti, di cui ognuno inizia con un’aria ed è completato dal coro, costituisce una delle principali composizioni in lingua latina di Bach.

Obiettivo della rassegna “I Suoni dell’anima” è la valorizzazione delle più belle Chiese, Basiliche e luoghi di culto della Sardegna, attraverso la realizzazione di spettacoli musicali di carattere sacro o di ispirazione religiosa.

Gli altri cinque appuntamenti in Sardegna sono: lunedì 16 luglio alle 21 nella Parrocchia di San Pio X di Iglesias; mercoledì 18 luglio alle 21 all’ex Convento dei Cappuccini di Bosa; venerdì 20 luglio alle 21 nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Cabras; sabato 21 luglio alle 21.30 al Parco della Musica di Cagliari; lunedì 23 luglio alle 21.30 nella Parrocchia di San Giovanni Battista di Pula.

Lo spettacolo si avvale della collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione Banco di Sardegna, della Capitta & Partners e delle Amministrazioni Comunali di Cagliari, Iglesias, Bosa, Cabras, Pula.