Saranno la voce dell’attore Gianluca Medas e le dense note del trio Baska a rievocare, domenica 15 Luglio 2012, la tormentata storia di chi, sordomuto, non poté raccontarsi da sé: Bastiano Addis Tansu, noto appunto come “il Muto di Gallura”. L’evento avrà luogo nel Giardino della Scuola Elementare di Putifigari (Via Chiesa); qui si consumerà il racconto della tremenda faida che insanguinò il paese di Aggius dal 1849 al 1856 mietendo la vita di più di settanta persone, e della quale Bastiano fu uno dei più feroci e disperati protagonisti.
A Putifigari troveranno così asilo e ascolto, per una sera, il ricordo di quanti persero la vita in questa tragica vicenda e quello di chi fu a sua volta vittima e carnefice di quella triste storia.
Deriso ed emarginato fin dall’infanzia in quanto sordomuto, “bandito” cioè fin da subito dalla società, Bastiano divenne particolarmente violento già in gioventù, e dopo l’uccisione del fratello Michele si diede alla macchia, deciso a vendicarne l’assassinio. Furono, quelli, anni di fughe e latitanza, durante i quali il giovane divenne “bandito” in altro modo, trasformandosi nello spietato vendicatore di cui si ha ancora memoria. La sua furia trovò quiete solo dopo la pace del 1856, quando si riappacificarono le famiglie rivali dei Vasa, dei Mamia e dei Pileri.
Una storia travolgente ed emozionante raccontata dalle parole e dalla musica, una vicenda che si incarnerà nella Narrazione di Gianluca Medas e che danzerà sull’Armonia alla quale darà vita il trio Baska: la chitarra classica di Andrea Congia, in dialogo con le sonorità eletcro dub di Arrogalla e coi fiati di Massimo Loriga (sax tenore e soprano, clarinetto, flauto traverso, sulitu, trunfa e armonica a bocca), si accorderanno nella creazione di suggestioni desertiche, western, che faranno da sfondo alle crude difficoltà della società dell’epoca narrata. Violenza e Passione nella rievocazione di un mondo che non c’è più.
L’Autore: Enrico Costa
Grazia Deledda, in una sua intervista, dichiarò di essere “discepola d'Enrico Costa". È generalmente ritenuto, questi, il più alto esponente del romanzo storico sardo. Filo rosso di tutta la sua carriera artistica, (quella lavorativa si consumò quasi totalmente nelle banche sassaresi), è stata la ricerca storica, animata da un desiderio di approfondire la conoscenza e lo studio della Sardegna. Fra le sue opere più famose figurano “Sassari”, monumentale enciclopedia dedicata alla storia di questa città sarda, “La bella di Cabras” e “Il muto di Gallura” (1884), romanzo storico molto apprezzato e che venne tradotto anche in lingua tedesca. Si aggiunge poi a questi scritti anche "Giovanni Tolu, storia di un bandito sardo narrata da lui medesimo", nato dall’incontro tra Costa e lo stesso Tolu: uno dei più noti banditi dell’Ottocento al quale piacque narrare la propria storia allo scrittore.
Gli Artisti:
Gianluca Medas
Regista, narratore, scrittore, attore e autore, ha esplorato le molte possibilità della comunicazione portando avanti una ricerca che spazia dall’ambito teatrale fino a quello televisivo, senza trascurare il settore editoriale e cinematografico.
Proveniente dalla più antica Famiglia d’Arte sarda, quella dei Medas, fin dal 1985 Gianluca Medas si adopera attivamente per tenere in vita la tradizione di famiglia, impegnandosi anche nella realizzazione di nuovi progetti ispirati e dedicati alla cultura popolare. Un’importanza e un affetto particolare legano l’artista al progetto Paddori, il nucleo del quale consiste nell’ipotesi dell’esistenza di una maschera sarda e che coinvolge, tra tutti, Fabio Mangolini, docente di Commedia dell’Arte all’Accademia di Recitazione di Madrid, e Donato Sartori, del Centro Internazionale delle Maschere. Tra le manifestazioni organizzate dalla compagnia Figli d’Arte Medas figurano anche la rassegna “Famiglie d’Arte”, attraverso la quale Gianluca Medas mantiene vivo il desiderio di proporre percorsi artistici che valorizzino la tradizione popolare nel mondo teatrale, e il recente “Festival della Storia”. Dal 1989, inoltre, l’artista si dedica ai Contos, narrazioni su canovaccio, con alcune migliaia di repliche.
Baska
Baska è un progetto sperimentale localizzato nell'area metropolitana di Cagliari.
Nasce dall'unione di tre musicisti provenienti da esperienze musicali radicalmente diverse: Andrea Congia, chitarrista cagliaritano, da anni impegnato nella coniugazione tra Parola e Pusica; Massimo Loriga, polistrumentista proveniente dall'esperienza dei Kenze Neke e degli Uninvited, e che attualmente suona nei Nur e nei KNA; Arrogalla (LCL, Mime - cofondatore di Bentesoi), produttore electro dub di Quartu Sant'Elena.
Il suono di Baska è una miscela di sonorità dub e lo-fi che si intrecciano con atmosfere psichedeliche, progressive e popolari sarde; affonda le sue radici in ambienti sonori ancestrali, medioevali e western, filtrati dagli anni 80 e tradotti in chiave contemporanea.
Ha prodotto 3 ep: [BSK01] Inchiesta sulle risultanze di alcuni nastri registrati, [BSK02] Bellas mariposas, [BSK03] Chelu contenente il videoclip di Filippo Ciucciomei del singolo "Baska", masterizzato preso lo studio "Artefacts Mastering" specializzato in techno, dub e elettronica. Il progetto Baska cura anche la produzione e l'esecuzione di opere musico-teatrali in collaborazione con diversi attori: con Gianluca Medas (Figli d'Arte Medas) ha realizzato: Calore! Il Mondo Consumato, Sa Limba est s'Istòria de su Mundu (Frantziscu Masala), I Giganti di Monti 'e Prama, Il Viaggio di Juanne Maria Angioy e il Triennio Rivoluzionario Sardo, Il Muto di Gallura (Enrico Costa), Su Contu de Sant'Efis, Contus de Santus.