“Con l’avvio della prima fase di realizzazione del progetto chimica verde per Porto Torres prende forma un progetto innovativo, che rappresenta una grande opportunità per la Sardegna e per il territorio non solo per i risvolti occupazionali, ma anche per le possibili interazioni con la ricerca e il settore agricolo".
Così il presidente Cappellacci ha commentato l’avvio dei lavori per la conversione degli stabilimenti di Porto Torres nel più grande polo d’Europa per la chimica verde d’Europa. I lavori partono dopo la positiva conclusione da parte del gruppo Eni e Matrica del contradditorio sui dati ambientali relativi all’acqua, all’aria e all’ambiente con gli uffici tecnici della Regione e degli enti locali, come previsto dal Ministero dell’Ambiente. “Quello di Matrica – ha aggiunto Cappellacci - è un piano al quale azienda, istituzioni e rappresentanti sindacali e del territorio hanno lavorato con costanza, coraggio e lungimiranza.
È altresì un progetto – ha evidenziato il Presidente - che ben si inserisce nel contesto delle politiche regionali finalizzate a promuovere impresa e lavoro nel rispetto del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico e che ruotano intorno al progetto Sardegna CO2.zero, con il quale miriamo a produrre energia da fonti rinnovabili per almeno il 20% entro il 2020 e il 35% entro il 2030. A poco più di un anno dalla firma del protocollo di intesa – ha concluso il Presidente - e a pochi mesi dal primo passo compiuto con l’apertura del centro di ricerca si passa ora alla messa in opera del progetto”.