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Il governo taglia 37 tribunali e 38 procure e il ministro Severino afferma: “Riscritta la geografia giudiziaria ferma all’Unità d’Italia”

"E' un provvedimento epocale perché cambia la geografia giudiziaria del nostro paese, che era praticamente ferma all'unità d'Italia". Così il ministro della giustizia Paola Severino dopo il varo del dl che ridisegna le circoscrizioni giudiziarie.

Lo schema di decreto legislativo - che ora passerà alle Commissioni parlamentari per un parere obbligatorio ma non vincolante - prevede la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure (per il Tribunale di Napoli Nord non è previsto l'ufficio di procura, la cui competenza è attribuita alla Procura di Napoli Sud); la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di Tribunale; la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, la cui pianta organica non subirà alcun ridimensionamento.

A questa riorganizzazione, si spiega nella nota di palazzo Chigi, si aggiunge quella degli uffici dei giudici di pace che ha già portato all'individuazione di 674 sedi che saranno soppresse e rispetto alle quali è atteso il parere delle commissioni competenti.

Alcuni criteri - non derogabili - di delega seguiti dal Governo hanno inciso pesantemente sulla possibilità di sopprimere e accorpare uffici di dimensioni inferiori agli standard individuati, come ad esempio l'obbligo di permanenza del tribunale ordinario nei circondari capoluogo di provincia. Il secondo limite è stato rappresentato dalla cosiddetta 'regola del tre' (non meno di tre tribunali e procure per ciascundistretto di Corte di Appello), che ha impedito la soppressione di uffici palesemente al di sotto degli standard fissati. Proprio la concomitanza di queste due regole ha ristretto notevolmente l'ambito di intervento sul totale dei 165 tribunali.

Oltre al recupero dell'efficienza, la riduzione degli uffici giudiziari comporterà anche risparmi di spesa, pari a circa 2.889.597 euro per il 2012, 17.337.581 per il 2013 e 31.358.999 per il 2014. I costi per questa operazione di razionalizzazione saranno di entità di gran lunga inferiore rispetto ai vantaggi e ai risparmi che si otterranno a regime e che connoteranno il sistema giudiziario per i prossimi decenni.

Per quanto riguarda l'edilizia giudiziaria, nei soli casi in cui la sede accorpante non sarà in grado di ospitare gli uffici ivi trasferiti, lo schema di decreto legislativo prevede che possano essere utilizzati, per un periodo fino a cinque anni, gliimmobili adibiti a servizio dei tribunali e delle sezioni distaccate soppressi.

A questa riorganizzazione "si aggiunge quella degli uffici dei giudici di pace che ha gia' portato all'individuazione di 674 sedi che saranno soppresse e rispetto alle quali e' atteso il parere delle commissioni competenti.