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Venti di recessione, si muovono le Banche centrali e Draghi afferma, l’Europa resta debole. Borse a picco

Le ricette sono diverse, ma la considerazione di fondo è identica: bisogna agire ora per cercare di non rafforzare i venti di recessione che soffiano dall'Europa. La Bce ha tagliato i tassi di un quarto di punto.

Attesa dai mercati, la decisione dell'Eurotower segue l'analogo taglio dello scorso 8 dicembre, e dello scorso 3 novembre. In particolare, la Bce ha riportato allo 0,75% il tasso di rifinanziamento pronti contro termine (repo). Giù dello 0,25% a quota zero quello sui depositi e in calo di un quarto di punto all'1,50% quello marginale.

L'economia della zona euro "resta debole" e permane "una elevata incertezza". Lo afferma, al termine del board,  il presidente della Bce Mario Draghi, secondo cui la "ripresa sarà graduale". Una "disoccupazione elevata" peserà sullo slancio della ripresa che è prevista "graduale" nel corso dell'anno, dice il presidente della Bce.

Le Borse europee invertono rotta con le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, dall'Eurotower.  Peggiora sempre di più la situazione a Piazza Affari con il Ftse Mib che perde oltre il 3,5 per cento in scia al tonfo dei principali bancari. Sul listino è in atto infatti una raffica di sospensioni per scostamenti sul prezzo di controllo: tra i titoli congelati UniCredit, Mediobanca, Popolare Milano, Mps e Ubi.

Senza freni la corsa al rialzo dello spread tra il btp e il bund tedesco. Il differenziale tra i due titoli vola a 460 punti col tasso sul titolo del Tesoro in crescita al 6,001%. Schizza a 534 punti lo spread tra i titoli spagnoli decennali e quelli tedeschi col rendimento dei bonos al 6,74%.

Draghi torna a giudicare con favore i risultati del vertice Ue grazie al quale sono state "gettate le basi" per una Unione più solida nel futuro, per "ristabilire la fiducia" e "avviare una crescita sostenibile". Draghi ha ricordato anche la prevista attribuzione alla Bce della supervisione unica e la possibilità per i due fondi europei di ricapitalizzare direttamente le banche.

Il consiglio direttivo della Bce ha accolto favorevolmente la decisione del Vertice Ue di "usare con flessibilità" i fondi europei Esm e Efsf per "stabilizzare i mercati" in funzione anti spread, ha detto  il presidente della Bce, ricordando che la banca centrale agirà da agente dei due fondi.
La Bce sarà "rigorosa e indipendente" nel suo nuovo impegno di supervisore unico del sistema bancario che l'Unione Europea progetta di affidarle nei prossimi mesi, afferma  Draghi che ha posto cinque punti per la proposta sulla quale si "aspetta un forte impegno politico" dei leader europei.

La Bce ha portato a zero il tasso sui depositi da quota 0,25%. La misura, spiega l'istituto centrale, avrà effetto dal prossimo 11 luglio. Martedì i depositi delle banche presso l'Eutower erano saliti al massimo degli ultimi due mesi.

La Banca centrale cinese annuncia un nuovo taglio dei tassi di interesse, il secondo in un mese. Il tasso di interesse sui prestiti a un anno scende dello 0,31% al 6% e quello sui depositi cala dello 0,25% al 3%.

La Banca d'Inghilterra, invece, ha lasciato invariato il tasso di riferimento allo 0,5% ma ha approvato una misura che prevede l'iniezione di ulteriori 50 miliardi di sterline per stimolare l'economia, tramite l'acquisto di bond dalle banche. Lo stimolo di 50 miliardi approvato oggi F il primo deciso da febbraio e porta a 375 miliardi di sterline l'ammontare pompato da Bank of England sul mercato da marzo 2009.

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