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Risparmio spesa statale: Pare che i piccoli ospedali italiani rimarranno aperti.

I mini-ospedali sono 'salvi'. Nel decreto sulla risparmio della spesa statale non ci sarebbe più l'intervento previsto dalle bozze circolate nei giorni scorsi che ipotizzava la chiusura per decreto delle strutture ospedaliere con meno di 80 posti letto.

In Italia sono 235 gli ospedali sotto i 120 posti letto, 154 quelli sotto gli 80 posti, secondo i dati aggiornati al 2010 elaborati dal Servizio Informativo Sanitario.

Le regioni con il numero più altro di ospedali da chiudere sotto gli 80 posti
letto sono Sicilia (25), Lazio (21), Calabria (18), Marche (16), Lombardia (14) e Toscana (10).

E tuttavia, puntualizza il ministro della Salute Renato Balduzzi in un'intervista a la Repubblica, nei tagli alla sanità "non si può andare oltre, è stato raggiunto il limite". E poi, "non è pensabile che sia Roma a decidere quali piccoli ospedali vanno chiusi". Anche se Balduzzi ammette: "E' necessaria una riorganizzazione della rete ospedaliera. Le Regioni sono invitate a farlo, in particolare quelle che proprio per la mancata razionalizzazione sono in piano di rientro (Piemonte, Puglia, Sicilia) e quelle commissariate (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Calabria).

Balduzzi non vuole parlare solo di tagli "perché la somma in meno per le Regioni significa una revisione e riqualificazione della spesa". E torna a parlare dei ticket: "La manovra del luglio 2011 prevede dal primo gennaio 2014 nuovi ticket; io li considero non sostenibili. Sto cercando un meccanismo per evitarli". E sul taglio dei posti letto negli ospedali osserva: "Penso che la percentuale possa essere di 3,6 posti letto ogni
mille abitanti, senza penalizzare i servizi ai cittadini ma razionalizzando. La spesa sanitaria - conclude - era un cavallo imbizzarrito che è stato domato".

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