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La treagedia dell’isola del Giglio: La scatola nera della nave da crociera Costa Concordia era fuori uso

La Costa Concordia al momento del naufragio all'Isola del Giglio non aveva la strumentazione di bordo in perfetta efficienza: anzi, la scatola nera che registra i dati di navigazione non funzionava. Lo ha stabilito la perizia tecnica dei consulenti della procura di Grosseto.

La scatola nera, rivela il Corriere della Sera, si era guastata quattro giorni prima del disastro. E dunque non può fornire agli inquirenti nessuna informazione utile a ricostruire nel dettaglio quanto accaduto prima del disastro.

Le email tra Pierfrancesco Ferro, il responsabile del settore tecnico di Costa, e la ditta di manutenzione, scrive il Corriere, dimostrano 2che si era deciso di intervenire per la riparazione del guasto il 14 gennaio quando la nave fosse arrivata nel porto di Savona. Troppo tardi. E adesso sarà la magistratura a dover valutare quanto tutto questo abbia pesato sulle cause della tragedia, tenendo conto che il codice della navigazione vieta alle imbarcazioni di salpare in queste condizioni".

Anche il il sistema che controlla l'erogazione dell'energia elettrica sulla nave, il Martec, non funzionava a dovere e quando la nave si è incagliata sugli scogli del Giglio le porte stagne e quelle frangifuoco erano incredibilmente aperte. 40 minuti dopo l'impatto il primo ufficiale di coperta Ciro Ambrosio ordina di chiudere le porte stagne: mai comandi non rispondono, forse proprio a causa dell'avaria del Martec.