"L'introduzione degli eurobond potrebbe mettere a rischio l'unione monetaria. Lo scrive il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un lungo articolo sulla Sueddeutsche Zeitung, in cui spiega che "i tentativi di usare trucchi minano sempre di più la fiducia necessaria per il futuro della moneta unica".
Una mutualizzazione del debito "aumenterebbe ulteriormente l'attuale instabilità politica ed economica", aggiunge il presidente della Buba, secondo il quale "il tentativo di compiere prima l'ultimo passo verso una maggiore integrazione, trascurando gli altri, minaccia di mettere a rischio l'unione monetaria". Weidmann sottolinea che per compiere ulteriori passi sull'euro è necessario prima ascoltare il parere dei cittadini di tutti i Paesi dell'Eurozona, poiché un nuovo quadro per l'euro richiede "ampie modifiche dei Trattati dell'Ue e delle Costituzioni degli Stati", mentre l'esperienza compiuta finora insegna che "queste regole sono vincolanti e di fatto rilevanti solo se sostenute dalla maggioranza della popolazione".
La Spagna non potrà continuare "a lungo a finanziarsi" ai tassi attuali di mercato. Lo ha ripetuto il premier spagnolo Mariano Rajoy in un'audizione in Parlamento: "E' molto difficile - ha detto - rifinanziarsi oggi e sarà ancora peggio in futuro se non riusciremo a inviare un segnale chiaro sul fatto che prendiamo sul serio" il risanamento delle finanze pubbliche e la riduzione del deficit che, secondo gli impegni presi dal paese in sede comunitaria, dovrebbe ridursi quest'anno al 5,3% del Pil dall'8,9% del 2011.
I tassi che la spagna deve pagare per rifinanziare il debito sono in questi giorni saliti a nuovi record storici, oltre il 6,8%, malgrado il sostegno, fino a 100 miliardi, promesso dall'eurozona al sistema bancario spagnolo, in grosse difficoltà per l'esposizione al settore immobiliare. "Di sono - ha spiegato Rajoy - molte istituzioni ed entità finanziarie che non hanno più accesso al mercato. Sta succedendo in spagna, succede in Italia e in altri paesi, ecco perché si tratta di un problema cruciale".
La Spagna, ha detto Rajoy, è a favore dei piani per un'unione bancaria e dei bilanci pubblici nell'eurozona, ma "c'è una questione più urgente ora ed è quella del rifinanziamento. la spagna sta attraversando una congiuntura economica molto difficile, ma le misure a livello nazionale non sono sufficienti. Abbiamo bisogno di iniziative forti e chiare dall'Europa"
Procedono al rialzo, intanto, le principali borse europee dopo la chiusura incoraggiante dei listini orientali, spinti dalle ipotesi di nuovi interventi della Cina sul fronte della crescita. Alla vigilia del summit tra i capi di governo dell'Ue, Londra e Parigi salgono dello 0,5%, Francoforte dello 0,7%. Più caute Milano e Madrid (+0,3% entrambe). In calo la tensione sui Btp decennali, il cui differenziale sui Bund tedeschi è sceso a 458 punti base.