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Unioni dei Comuni, Rassu “Necessario aggiornare ordinamento con ampio coinvolgimento”

Costruire un processo coordinato di azioni capace di aggiornare e rinnovare, con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, la legislazione vigente in materia di Unioni di Comuni e Comunità montane. È quanto emerso nel confronto-dibattito, organizzato dall’Assessorato regionale degli Enti locali questa mattina nella sala anfiteatro in via Roma a Cagliari, tra la Regione, l’Anci, gli amministratori e i rappresentanti delle Unioni dei Comuni interessati all’aggiornamento del sistema dell’ordinamento in Sardegna.

Dai partecipanti all’incontro è stato sottolineato, inoltre, come gli stessi Enti locali chiedano con forza di adattare le norme alle mutate esigenze dei territori, poiché si deve fronteggiare un momento storico nel quale l’ordinamento è in fase di grande evoluzione.

“Le difficoltà operative in cui versa l’intero sistema associativo isolano, per cause di varia natura, non devono e non possono bloccare il seppur difficile processo di ristrutturazione organizzativa degli Enti coinvolti e pertanto questa Amministrazione ha ritenuto necessario promuovere il primo di una lunga serie di incontri per discutere e ascoltare gli attori principali della riforma”, ha detto l’assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, nel suo discorso di apertura della giornata di dibattito.

Durante i lavori sono state affrontate le tematiche relative alla disciplina statale e a quella regionale, tracciando un percorso che ha l’intento di definire direttive e indirizzi operativi finalizzati a facilitare il processo di revisione intrapreso.

Ampia condivisione delle prospettive e dei metodi è arrivata dai rappresentanti delle Unioni dei Comuni che si sono detti soddisfatti dell’approccio che la Regione sta avendo nell’opera di revisione del sistema e hanno dato pieno supporto alla collaborazione con le istituzioni regionali a tutti i livelli. I rappresentanti dell’Anci Sardegna, Cristiano Erriu e Umberto Oppus, hanno evidenziato, inoltre, l’esigenza di riorganizzare e bilanciare al meglio le prerogative degli organismi di secondo livello, dalle quattro province storiche alle unioni di comuni, con uno sguardo ben definito sulla creazione della città metropolitana di Cagliari, affidando a questi enti, in particolare, funzioni di coordinamento. Seguendo i dettami della normativa regionale, dalla conferenza è emersa la volontà di rafforzare il fenomeno aggregativo dei Comuni in Unioni e comunità montane, rilanciando la gestione associata delle funzioni amministrative così da valorizzare le stesse prerogative e le funzioni fondamentali. È stato posto l’accento, infine, sul nuovo ruolo che devono svolgere i Comuni, soprattutto in forma associata, per esercitare le funzioni fondamentali e per preservarle.

“C’è la necessità di delineare insieme un percorso che identifichi delle ‘linee guida’ per dare attuazione, nel modo migliore, alle nuove disposizioni sulle gestioni associate recependo, per quanto possibile, le istanze del mondo dell’associazionismo intercomunale - ha concluso Rassu – la Regione su questo sta lavorando attivamente puntando in particolare sull’approvazione della nuova legislazione delle Autonomie locali anche attraverso il Piano di formazione integrata”.