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“Ortofrutta, per rilanciare il comparto occorre un marchio e la ricapitalizzazione delle aziende”

Tra gli interventi necessari per rilanciare il comparto ortofrutticolo Copagri ha chiesto (durante una conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Cagliari)che gli agricoltori orientino la produzione verso prodotti ad  elevato contenuto qualitativo facendo leva, in primo luogo, sulle specificità regionali riconosciute, e completare l’adeguamento strutturale e tecnologico delle aziende. I produttori dovrebbero adottare i disciplinari di produzione integrata e ampliare la produzione a DOP o IGP, biologica,  integrata e completare il percorso di riconoscimento del “ pomodorino di Sardegna” ma anche semplificare la costituzione di strutture di raccolta, lavorazione e  commercializzazione e la costituzione di una struttura di secondo livello.

L'azione deve però coinvolgere anche le istituzioni perché questo settore «non deve essere considerato più la cenerentola della Sardegna», ha sottolineato il presidente dell'associazione, Ignazio Cirronis. «dopo gli incontri di un anno fa, solo una settimana fa siamo riusciti a organizzare un tavolo con le organizzazioni di produttori e con la Regione ma i risultati ancora languono».

Per questo occorre che anche l'Unione europea intervenga per stabilizzare il reddito dei produttori con la previsione di strumenti mutualistici  e forme di assicurazione del reddito mentre il Governo nazionale dovrebbe emanare i decreti attuativi per rendere  obbligatoria l’indicazione dell’origine delle materie  prime.

Per Copagri, la Regione sarda può concorrere allo sviluppo del comparto garantendo l’istituzione di un osservatorio della filiera quale indispensabile strumento di conoscenza e programmazione, l’attuazione della riforma dei consorzi di bonifica per garantire un costo dell’acqua di irrigazione compatibile e uniforme  su tutto il territorio regionale, ma ancora deve garantire una programmazione mirata e partecipata delle attività di ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica da parte delle agenzie regionali agricole. Inoltre Cirronis e l'associazione propongono l’attivazione di una specifica attività di formazione per i giovani volta all’incremento del consumo dei prodotti ortofrutticoli nel rispetto dei  principi di sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti e il sostegno al ricambio generazionale con i premi di insediamento per i giovani agricoltori, attivando i fondi previsti dalla legge 15 (L.R. n. 15/ 2010). Inoltre la Regione dovrebbe permettere l'attivazione del credito di esercizio agevolato secondo quanto previsto dall’art. 23 della legge 15 e la capitalizzazione, in regime “ de minimis “ delle strutture di raccolta e lavorazione.

La Sfirs, poi, dovrebbe partecipare al capitale di rischio del soggetto di secondo grado che raccoglie i produttori per  costituire  un fondo di anticipazione per la copertura dei costi di esercizio industriale e delle anticipazioni ai soci. In tema di insularità andrebbe riconosciuto il principio di continuità territoriale per le merci. Altro punto è finanziare i Progetti Integrati di Filiera ( P.I.F.) , già previsti dal PSR 2007 – 2013 e istituire un marchio “ ombrello “ per le produzioni regionali finalizzato a sviluppare la qualità delle produzioni e garante dell’origine della  produzione, similmente a quanto hanno già fatto altre regioni o province autonome nel rispetto degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato. Com

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