"La sparizione delle Province è un'emergenza pubblica. Per Nuoro è un problema aggiuntivo perché il vero scopo dello Stato è quello di ritirare gli uffici decentrati dai territori per costituire un vero risparmio molto superiore da quello che si otterrebbe eliminando le amministrazioni provinciali.
Per Nuoro questo sarebbe un disastro per significherebbe migliaia di posti di lavoro in meno e la fine della città come l'abbiamo conosciuta. E con essa la fine di tutto il territorio che la circonda. Tutto è stato causato da un imbroglio: il referendum è illegittimo e la legge regionale che doveva aggiustare il danni provocati dalla consultazione referendaria non poteva che essere incostituzionale.
La domanda fatta ai cittadini non era quella che sta causando la situazione attuale: nessuno pensava di abolire le Province storiche, eppure le Province storiche sono, insieme alle altre Province, messe in discussione in modo incostituzionale e fra un po' messe nell'impossibilità di funzionare. Si tratta di un gigantesco imbroglio: mentre il Governo Monti sta tornando indietro sull'abolizione delle province, qui in Sardegna, volendo fare i primi della classe, facciamo la figura degli asini". Com