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Oggi a Roma vertice cruciale, in ballo il futuro dell’euro

Summit cruciale, oggi a Roma, per salvare l'euro e rilanciare l'Unione Europea. Il premier Mario Monti, il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Mariano Rajoy, dovranno riuscire in un difficile lavoro di spianare la strada all'assunzione di quelle misure ''concrete'' e, soprattutto, ''a lungo termine'' sulla crescita, necessarie per placare i mercati.

Sul tavolo la proposta lanciata da Monti sull'uso dei fondi salva Stati per creare uno scudo in grado di tenere a freno gli spread. Intervistato dalla Stampa e da altri cinque giornali europei (Le Monde, Süddeutsche Zeitung, El Pais, The Guardian e Gazeta Wyborcza). Mario Monti ha detto che al vertice a Bruxelles del 28 e 29 giugno è in gioco l'Europa, perché in caso di risposta debole davanti alla crisi si avrebbe non solo un ''accanimento speculativo anche verso Paesi meno deboli, come l'Italia'', ma ci sarebbe la possibilità di rigetto nei confronti dell'Europa stessa, rischio che si intravede ''persino nel nostro Parlamento''.

Al vertice Ue di fine giugno, precisa il premier, occorrono due cose: una ''prospettiva di medio termine di rafforzamento dell' integrazione'' e ''un insieme di misure realizzabili'', misure, sottolinea, ''più efficaci per dare stabilità finanziaria all'eurozona. E questo passa attraverso una più piena unione bancaria, con avanzamenti per quanto riguarda la vigilanza, la supervisione integrata, se possibile unitaria. Passa attraverso la garanzia sui depositi. Passa per nuovi meccanismi che siano in grado di fare ponte con i paesi che hanno adottato seriamente gli impegni delle regole comunitarie, li hanno realizzati e che tuttavia scontano una certa inerzia e diffidenza''.

 Nel giorno del vertice a Roma con Merkel, Hollande e Rajoy, il premier italiano sottolinea che ''l'accordo'' tra Francia e Germania ''è condizione necessaria per i progressi dell'Ue'', ma e' anche ''sempre meno una condizione sufficiente''. Per l'Italia, aggiunge, ''nel giro di sette mesi'', in particolare dalla 'convocazione' a Cannes, ''le cose sono migliorate'': ''Naturalmente - afferma Monti - abbiamo ancora tantissima strada da fare, ma è incoraggiante che la voce dell'Italia venga ricercata ed ascoltata''.