Il presidente del Consiglio, Mario Monti, all'inaugurazione del Vodafone Village di Milano ha sottolineato come, con le iniziative prese dal governo da novembre ad oggi "ci siamo spostati dall'orlo del precipizio, anche grazie ai sacrifici degli italiani, solo che il cratere si è allargato e ci sta rincorrendo. Siamo di nuovo in una crisi- ha concluso - però, adesso, siamo riusciti a mettere mano ad un po' di crescita" grazie alle iniziative varate ieri con il decreto Sviluppo.
Il Governo è entrato nella fase due e adesso coltiva la crescita", ha detto Monti. Che ha aggiunto: "Prendere provvedimenti per la crescita è un percorso lungo e faticoso, presto vedremo alcuni effetti ma non sono cose che possono essere misurate nel mese o nel trimestre".
Mettere sul mercato le grandi aziende pubbliche italiane in una fase come quella attuale sarebbe "discutibile": Monti, durante il suo intervento è tornato a fare il punto sul piano di dismissioni del governo.
Per il premier, "sarebbe da discutere l'opportunità di mettere sul mercato le nostre grandi aziende, perdendo la possibilità di fare una vera strategia industriale, in un momento in cui i prezzi sono così bassi".
Monti ha comunque definito "importante" l'avvio di un piano di dismissioni del patrimonio pubblico. E ha precisato che il governo non l'ha fatto prima "perché sarebbe stato un messaggio sbagliato nei confronti dei mercati". Il governo, in pratica, voleva evitare di comunicare che "l'aggiustamento sarebbe stato fatto vendendo pezzi di patrimonio dello stato".
"Il punto - ha aggiunto - è che questo Paese, dopo anni che non lo faceva, era atteso mettere mano ai flussi correnti" e dimostrare di "non seguire più i comportamenti del passato".