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Lavori Consiglio Sardegna su mozione sulle procedure di nomina degli amministratori degli enti strumentali, delle agenzie, delle società in house….

La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo.

Il dibattito generale sulle mozioni 184 e 186 è ripreso con l’intervento di Adriano Salis (Idv). Il capogruppo dell’Italia dei Valori ha detto che la gestione delle nomine in questa legislatura è immorale e inaccettabile. Per Salis il  presidente Cappellacci in premessa deve chiedere scusa a questo Consiglio regionale. Considero grave offesa che questo Parlamento dei sardi venga paragonato a un pollaio o a un cortile. È possibile continuare con l’ipocrisia e con atteggiamenti da “vecchia politica?  Il Presidente Cappellacci - ha concluso Salis -  sta minando la democrazia.

Dedoni (Riformatori sardi)  ha detto che i Riformatori sardi  difendono tutto quello che  deriva dai referendum senza fare arroccamenti ma cercando di dare una risposta ai 500.000 sardi che hanno votato. Mentre la  sinistra non ha il coraggio delle proprie idee - ha proseguito Dedoni -  noi vogliamo riferirci a valori consistenti e  vogliamo dare nuova moralità al panorama politico.  Noi sfidiamo voi, maggioranza e opposizione, per dare attuazione ai referendum. La vera sfida è ridurre gli enti e renderli efficaci ed efficienti nel più breve tempo possibile.

Mario Diana (Sardegna Domani) ha parlato di clima surreale. Mi sarei aspettato - ha detto - che stamattina il Presidente Cappellacci chiedesse la parola in apertura per comunicare lui all’Aula la rinuncia all’incarico del dott. Lorefice. Io se fossi stato uno dei firmatari avrei ritirato la mozione 186 per permettere al Consiglio di concentrarsi su altri argomenti più importanti.  Lorefice non rappresenta solo una nomina sbagliata, è un modo sbagliato di governare. Questa nomina è il classico nepotismo. Il presidente Cappellacci è troppo arrogante e presuntuoso. Basta guardare le facce degli assessori, tutte persone degnissime, trattate come scolaretti per rendersi conto quale sia il primo male della Sardegna

Per Giacomo Sanna (Psd0Az) per evitare che continui la transumanza prima del tempo di altri consiglieri della maggioranza è necessario fermarsi, guardarsi in faccia e fare una verifica politica programmatica all’interno del centrodestra.

Noi - ha detto - non abbiamo partecipato a due tornate di riunioni di maggioranza perché la nomina di Lorefice  non l’abbiamo mai condivisa. A questa maggioranza chiediamo se c’è la volontà di fissare la tempistica per capire se c’è la volontà di dare risposte ai sardi.

Steri (Udc) ha chiarito che queste mozioni non sono mozioni di sfiducia. Noi dell’Udc siamo coerenti. Quando prendiamo un impegno lo manteniamo e l’elettorato ha capito la nostra coerenza e ci ha premiato.  Sulla nomina di Lorefice noi  ne abbiamo solo  preso atto, non era una nomina nostra, noi abbiamo sempre messo persone di elevatissima qualità, questo criterio dovrebbe essere   seguito da tutti. Ora è necessario fare le riforme ( anche se fare le riforme non vuol dire risolvere tutti i problemi) e  predisporre un codice deontologico per le nomine. A noi interessa fare provvedimenti legislativi che consentano lo sviluppo della Sardegna. Su questo incalzeremo la giunta.

Per Pittalis (Pdl)  si sta facendo un  uso abnorme  dello strumento delle mozioni. Per il capogruppo del Pdl oggi si è  avuta la  rappresentazione di come si possa equivocare e far diventare il Consiglio regionale un teatrino della politica. Pittalis condivide una parte dell’intervento di Soru. Come si fa - ha detto -  a convocare un Consiglio regionale alla vigilia delle votazioni, come si fa a convocare un Consiglio regionale quando il Presidente della Regione era impegnato al Ministero a parlare di ammortizzatore sociali? Il presidente del Consiglio non può scendere nell’agone politico, se vuole fare politica non la faccia da Presidente del Consiglio , si dimetta e poi faccia politica. Sulla nomina di Lorefice bisognava giudicarlo sui fatti non solo per la sua giovane età.  Noi non abbiamo mai demonizzato nessuno, siamo stati sempre garantisti, indistintamente nei confronti di tutti.

G.V. Sanna (Pd) ha sottolineato che il problema non era l’età dell’eletto ma la motivazione “congressuale” della sua elezione. Sanna ha parlato di grandi problemi all’interno della maggioranza e di Cappellacci com patologia irreversibile.

Il presidente Cappellacci ha parlato di ipocrisia, bugie, mistificazioni della realtà anche da parte di improvvisati censori.  La Giunta – ha detto - non ha mai negato la disponibilità a partecipare a questo dibattito. La ragione della richiesta di rinvio era reale e condivisibile. Ho chiesto di far slittare il dibattito  alla settimana successiva perché desideravo essere personalmente presente in Aula. Per questo chiedevo la possibilità di fare slittare  la data. I termini da me usati - ha aggiunto -  da alcuni sono stati considerati insulti al Consiglio, ma non lo erano. Io ho  grande rispetto per questa sede, però confermo che talvolta le affermazioni che sento da taluno sono da pollaio. Mi dispiace che questo Consiglio perda tempo su mozioni sul niente  anziché dedicarsi ad argomenti più importanti. 

Nel caso specifico della nomina di Lorefice si era puntato su un giovane. Il risultato quale è stato? Un linciaggio pubblico.  Io faccio una proposta : troviamoci in quest’aula per parlare di cose importanti, come la strategia energetica, il  futuro della Carbosulcis, di progetti concreti.  Uniamo le forze per arrivare a risultati concreti. Finiamola di discutere di  cose inutili. Lo dico con il più grande rispetto di questa istituzione.

Uras, nella controreplica, ha detto che si aspettava le scuse da parte del Presidente Cappellacci che non sono state presentate.  Lei doveva dire: ho commesso un  errore a non essere presente, a non voler mandare nessuno della giunta, a non voler concordare una data diversa. Niente di tutto questo: c’è stata  una prova di forza.

Giampaolo Diana (Pd) nella sua controreplica ha detto che le accuse del presidente Cappellacci devono avere un’identità. Presidente - ha chiesto - a chi si riferisce? Abbia il coraggio di dirlo in aula. Nemmeno a lei presidente è permesso di formulare accuse pesanti senza dire chi sono i destinatari. Oggi lei ha avuto un comportamento quasi vile.  Io credo che quando il presidente della Regione formula accuse ha il dovere di dire a chi si riferisce.  La proposta di Maninchedda Uniti contro Roma non ci convince. Potrebbe convincerci - ha aggiunto - se da oggi il  Psd’Az assumesse un atteggiamento consequenziale. Il Psd’Az è disponibile a far venire meno l’appoggio a questa giunta? 

Uras ha chiesto una breve sospensione dei lavori , alla ripresa  sono stati presentati due ordini del giorno.  Il primo (Dedoni e più) che impegna la giunta ad attenersi ad un codice deontologico in materia di nomine e ad impartire disposizioni affinchè il trattamento economico da riconoscere ai nominati negli enti non superi quello spettante al Direttore generale della Presidenza della Regione e ad evitare il cumulo di incarichi
Uras sul primo ordine del giorno (Dedoni e più) ha chiesto la votazione per parti. La prima parte, fino a impegna, è stata approvata (Presenti 68, votanti 66, si 40, no 26, 2 astenuti.

Anche la seconda parte è stata  approvata (presenti 68, votanti 67, sì 66, 1 no, 1 astenuto).

Steri (UDC) ha chiesto, sull’odg n. 2  (Giampaolo Diana e più), il voto per parti. La prima parte, fino a Sulcis iglesiente, senza il n. 1 decaduto dall’approvazione dell’odg n. 1, è stata approvata (Presenti 68, votanti 67, sì 67, 1 astenuto), mentre l’Aula  ha bocciato la seconda parte (presenti 68, votanti 67, si 27, no 40, 1 astenuto).

La conferenza capigruppo ha deciso di aggiornare i lavori alle 21 e 15.

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