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L’Istat conferma che l’Italia è in recessione: in calo il Pil e le famiglie italiane consumano sempre meno.

La peggiore prestazione del Pil italiano negli ultimi due anni. L'Istat diffonde i dati sull'economia del Paese e conferma che l'Italia è in recessione.

Il calo del prodotto interno lordo nel primo trimestre del 2012, meno 0,8% rispetto all'anno di riferimento il 2005, è il peggior dato registrato dal 2009 (quando per si era registrato una calo del 3,5%).

Il Pil in Italia è calato dello 1,4%, quello delle potenze economiche mondiali invece non è diminuito. Il prodotto interno lordo in termini tendenziali ha registrato un incremento del 2,6% in Giappone, del 2% negli Stati Uniti, dell'1,2% in Germania, dello 0,3% in Francia, mentre è diminuito dello 0,1% nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area euro è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2011.

Anche la spesa delle famiglie italiane è diminuita del 2,4%rispetto al primo trimestre di questo anno. Tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della pubblica amministrazione (aumentata dello 0,4%)  sono risultate in diminuzione, in un contesto di contrazione delle importazioni e di lieve calo delle esportazioni. Gli acquisti dei beni durevoli sono diminuiti dell'11,8%, quelli non durevoli del 2,3% e gli acquisti dei servizi dello 0,2%.