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Referendum, Cossa e Dedoni scrivono ai segretari dei partiti ai capigruppo: “Subito in commissione o in Aula le proposte di legge che attuano i referendum”

"Portare subito in Prima commissione o direttamente in Aula tutte le proposte di legge che permetterebbero di dare risposte concrete ai sardi che si sono espressi in modo forte e determinato con i referendum del 6 maggio. Qualsiasi deroga rispetto a questo impegno non sarebbe comprensibile dalla gente, che non sopporterebbe di vedere tradite per l'ennesima volta dalla politica le sue aspettative". È questo l'appello lanciato dal coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, e dal capogruppo in Consiglio regionale Attilio Dedoni, che hanno scritto una lettera ai segretari dei partiti e ai capigruppo del Consiglio regionale.

Nella lettera Cossa e Dedoni ricordano che il 6 maggio, "in Sardegna è avvenuto un fatto politico straordinario: 525.000 cittadini sardi hanno scelto di votare i referendum, utilizzando un grande strumento di democrazia diretta per testimoniare la loro convinzione che in questo modo non sia più possibile andare avanti". Insomma, proseguono i due esponenti dei Riformatori, i sardi "hanno chiesto con forza e determinazione che partisse il cambiamento vero della nostra Isola. Spetta ora al Consiglio Regionale trasformare in leggi la volontà popolare volta alla abolizione e dei consigli di amministrazione degli enti regionali, alla riduzione delle indennità dei consiglieri regionali, alle elezioni primarie per la scelta del Presidente, all’Assemblea Costituente per il nuovo Statuto sardo e non ultimo ad una radicale riforma del sistema degli enti locali in vista della definitiva soppressione delle provincie".

Per questo motivo, dicono ancora Cossa e Dedoni, "pur non potendo prevedere come si concluderanno le vicende consiliari dovremmo tutti aver presente che al primo posto dell'ordine del giorno  della restante parte della Legislatura non può che esservi obbligatoriamente la trasposizione in nome della volontà del corpo elettorale".

Dunque, concludono "mi rivolgo a te, perché tu, il tuo gruppo e il tuo partito vi uniate alla nostra richiesta di portare immediatamente, in prima commissione o direttamente in aula tutte le proposte di legge che permetterebbero di dare risposte concrete ai cittadini sardi che si sono espressi in modo forte e determinato con i referendum del 6 maggio. Qualsiasi deroga rispetto a questo impegno non sarebbe comprensibile dalla gente, che non sopporterebbe di vedere tradite per l'ennesima volta dalla politica le sue aspettative". Com