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Operazione dei carabinieri “Porpora” , 10 arresti per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti (2)

I fatti - L’indagine “Porpora” fatta dai carabinieri della Compagnia di Carbonia, nella sua conclusione ha permesso di individuare due canali di approvvigionamento di sostanze stupefacenti diretti a Sant’Antioco, dove la droga (hashish, cocaina e ecstasy), veniva smerciata nella piazza Italia a svariati avventori, parte dei quali minorenni.

L’attività in questa piazza era gestita e organizzata da un giovane del luogo, Salvatore Balia, detto “Tore Nella” il quale teneva i contatti con i fornitori cagliaritani e gestiva lo spaccio al minuto con la collaborazione alcuni suoi fidati collaboratori. Infatti, nei mesi di settembre e ottobre 2009, nel corso nell’attività, i militari della Stazione di Sant’Antioco, aveva ricevuto ricevevano svariate segnalazioni, sia da fonti ufficiali sia da fonti anonime, del fatto che alcuni minorenni del luogo “prelevassero” i soldi da casa per saldare forniture di droga a “Tore Nella” e che venivano minacciati da quest’ultimo quando il debito veniva onorato in ritardo.
Nel mese  di dicembre  2009, gli uomini dell’aliquota operativa della Compagnia cc di Carbonia, in relazione a quanto accertato dai colleghi della Stazione cc di Sant’Antioco, hanno dato inizio, con le prime intercettazioni telefoniche, incardinate  nell’ambito del procedimento penale, all’indagine denominata “Porpora” nei confronti di un piccolo spacciatore di Sant’Antioco, Gianluca Calabrò, già emerso, seppur marginalmente nell’indagine “Déjà Vu”, svolta sempre dallo stesso Norm..
Il monitoraggio di Calabrò aveva permesso di individuare i meccanismi dello spaccio di droga che avveniva nella piazza Italia di Sant’Antioco, gestito presumibilmente da Tore Nella.

Balia di solito reperiva la droga unitamente ai suoi compaesani Mirko Atzori e Alessandro Pitzalis,  da due fornitori cagliaritani residenti nel quartiere S.Elia:  Gianluca Figus e Simone Pitzalis. Si trattava di forniture pari ad 1 kg di hashish a cadenza mensile. La droga veniva poi smistata in piazza agli avventori locali, molti dei quali minorenni,  attraverso altri giovani di Sant’Antioco, tra cui Giacomo Sanna e Filippo Pinna. L’attività era frenetica e coinvolgeva, a vario titolo, numerosi altri soggetti del luogo, tutti indagati in stato libertà, poiché, visti i piccoli quantitativi  smerciati, il G.I.P. presso il Tribunale di Cagliari,  non ha ritenuto la sussistente l’esigenza dell’emissione di una misura cautelare.

Le intercettazioni hanno poi fatto emergere un interessante canale relativo allo smercio di cocaina che giungeva, in quantitativi pari a circa un etto ogni due settimane da Olbia,  attraverso Daniele Sitzia, un pescatore di Sant’Antioco che con il suo peschereccio, nel corso dell’indagine si era trasferito in Gallura. Questi si avvaleva di Armando Caddeo per la gestione dello spaccio a Sant’Antioco e quest’ultimo, a sua volta, di Calabrò e Sanna.

Le indagini hanno poi consentito di rinvenire anche metanfetamine, che Calabrò (arrestato in flagranza di reato il 25 giugno 2010 dai carabinieri di Sant’antioco)  aveva prelevato a Cagliari da Danilo Floris, uno piccolo spacciatore locale.

Le indagini sono stati quindi chiuse nell’ottobre 2010 e nel novembre successivo era stato consegnata l’informativa conclusiva al PM Rossana Allieri, titolare dell’inchiesta.

Nel maggio 2012 il GIP presso il tribunale di Cagliari, A. Castello, recependo la richiesta del P.M.  ha poi disposto la custodia cautelare in carcere per Balia, Caddeo, Figus, Alessandro e Simone Pitzalis e Sitzia e gli arresti domiciliari per Atzori, Floris, Pinna e Sanna, considerandoli i materiali fornitori, gestori e distributori delle partite di droga sulla piazza di Sant’Antioco e ritenendo gli altri indagati figure marginali dedite al piccolo spaccio.

Le ordinanze sono state  eseguite nelle prime ore di oggi da 70 uomini appartenenti alla Compagnia di Cagliari, del Reparto territoriale di Olbia, della Compagnia di Iglesias, un velivolo del Nucleo elicotteri di Elmas ed una unità cinofila antidroga.

Nell’ambito dell’operazione di cattura dei 10 giovani, sono state eseguite  ulteriori 9 perquisizioni domiciliari presso le residenze di altrettanti indagati e complessivamente gli indagati al momento sono 27.

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