Press "Enter" to skip to content

Mancata strage a Brindisi senza un motivo apparente

"Si', sono stato io". Sono state queste le parolecon cui ieri sera Vantaggiato ha confessato il crimine. La prima ammissione e'arrivata alle 21,40, negli uffici della questura di Lecce. Alle domande chesono seguite, ha risposto solo con "si'", "no", e "nonso". Alla domanda se avesse agito con l'aiuto di altri, l'imprenditore harisposto di no.

Sono proprio tutti questi "non so" ad insospettireinvestigatori e magistrati fino a far sorgere il dubbio che l'uomo non abbiadetto tutto quello che si nasconde dietro l'attentato. Il reato contestato aVantaggiato e' quello di strage con finalità di terrorismo. Verrà interrogatodomattina dal giudice del tribunale di Lecce, Ines Casciaro.

Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore di Copertino (Lecce)che si e' assunto la responsabilità dell'attentato ma sul quale gli inquirentiavevano gia' raccolto gravi indizi, "non ha spiegato nulla" hasottolineato oggi il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, inun'affollatissima conferenza stampa al Palazzo di giustizia di Brindisi."Ho avuto un colpo di testa, che ci volete fare?", ha detto l'uomo.Ma gli inquirenti non gli credono.

L'uomo ha più volte ribadito di aver portato da solo, nellasua Fiat Punto bianca, il contenitore per la raccolta della plastica con le trebombole poi fatte esplodere. Gli inquirenti gli hanno chiesto perché non leavesse fatte esplodere di notte ed ha riposto che "di notte non c'eranessuno". Alla richiesta se ce l'avesse con le studentesse, ha replicato:"Ce l'ho col mondo intero".

In carcere, al Borgo San Nicola di Lecce, l'uomo è statoportato all'1.20, e a chi gli stava attorno ha detto "Quanto ci dovròstare, qua dentro?". A Vantaggiato gli investigatori sono giunti ancheattraverso le immagini di due sue auto filmate dalle videocamere di alcuninegozi della zona. A confermarlo e' stato il procuratore della Dda di Lecce,Cataldo Motta. Si tratta di un risultato "non esaustivo", hasottolineato Motta, nel senso che l'uomo ha ammesso di aver confezionato l'ordigno,di averlo collocato e di averlo fatto esplodere, ma non è stata data alcunaspiegazione del perché.

Tutta da verificare, tra le altre, l'ipotesi che si siatrattato di un gesto dimostrativo contro il Tribunale di Brindisi, situato allespalle della scuola, per un presunto torto subito in relazione a una truffa da300mila euro. Secondo indiscrezioni, il presunto responsabile del raggiro, unimprenditore agricolo del brindisino, avrebbe poi subito due attentati: ilprimo nel 2008, restando gravemente ferito nell'esplosione di un ordignorealizzato con una bombola di gas e collocato nel giardino della suaabitazione; il secondo nel 2011, quando la sua Audi8 venne data alle fiamme.

"Una persona per bene", dicono tutti, che però haproseguito a comportarsi come nulla fosse anche dopo l'attentato, continuando alavorare tutto il giorno nella sua azienda, un deposito e rivendita dicarburanti agricoli, e a dedicarsi al suo hobby: la cura della sua preziosabarca, uno yacht in legno a motore da 50 piedi. Alla barca Vantaggiato dedicavale ore libere della giornata e i fine settimana. Nemmeno una settimana fa unartigiano di Copertino, che per lo yacht di Vantaggiato ha realizzato alcunetappezzerie l'anno scorso, ha visto l'uomo sulla darsena di Porto Cesareo(Lecce) dove e' ormeggiata l'imbarcazione.

Gli investigatori starebbero nuovamente indagando sulle duevicende. "Non provo alcun sentimento per questa persona, e' come se nonesistesse - ha affermato Massimo Bassi, il papa' di Melissa -. Non è un padredi famiglia, se lo fosse stato non sarebbe arrivato a fare questa brutta cosa.E invece tutto potevo pensare, ma quest'uomo ha dei figli, dei nipoti".

"Questa svolta - ha detto il sindaco di Brindisi, MimmoConsales - disinnesca quanto abbiamo vissuto in questo periodo. La nostra èstata una comunità colpita al cuore". "So che l'individuazione delpresunto colpevole non potrà attenuare il dolore delle famiglie e dellacomunità brindisina, ma per noi, assicurarlo alla giustizia, era un impegnomorale prima ancora che un dovere giudiziario". Lo ha detto il ministrodell'Interno, Annamaria Cancellieri.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »