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Pietro Pittalis (PdL): “I rancori e gli attacchi prevenuti non si possono consumare dentro l’aula consiliare”.

«L'aula consiliare non è il luogo in cui esprimere rancori e consumare attacchi prevenuti e premeditati».

Lo ha dichiarato il capogruppo f.f. del Popolo della Libertà, Pietro Pittalis.
«I fatti dimostrano che l'immotivato diniego alla richiesta legittima della Giunta di convocare il Consiglio Regionale in un giorno in cui potesse essere garantita la presenza è dovuto esclusivamente alla ricerca esasperata e premeditata della scintilla per appiccare il fuoco della polemica. Non è una novità che l'unica risposta da parte del capogruppo del partito democratico ai mali della Sardegna sia costituita dal solito corredo di insulti, privo del benché minimo spunto costruttivo. Né tantomeno rappresentano una novità o possono accendere una qualche speranza liturgie anacronistiche che ricordano i tempi della Prima Repubblica, quando i presidenti erano eletti dal Consiglio e la dialettica politica spesso si impantanava nel rapido succedersi delle crisi, dei rimpasti e delle lotte per il potere.

La coraggiosa battaglia autonomista del presidente Cappellacci, culminata anche nella messa in mora del Governo nazionale, coniugata con lo spirito di rinnovamento che la ispira mentre ha raccolto consenso all'esterno del palazzo, all'interno delle mura ha suscitato le invidie e il risentimento di chi difende il proprio piccolo feudo. Il gruppo del Popolo della Libertà rispedirà pertanto al mittente ogni tentativo strumentale di violare la volontà popolare». Com