Press "Enter" to skip to content

Lavori consiglio Sardegna su mozione sulle procedure di nomina degli amministratori degli enti strumentali e sulla nomina dell’amministratore unico della Carbosulcis.

La seduta si è aperta sotto la presidenza della Presidente del Consiglio regionale Claudia  Lombardo

In apertura la Presidente ha sottolineato l’assenza in Aula  della giunta che ha definito “un comportamento che denota una mancanza di rispetto istituzionale  e che fa venir meno il rapporto di leale collaborazione tra Giunta e Consiglio in quanto ha impedito all’Assemblea di esercitare le sue legittime prerogative”.

Nella storia dell’Autonomia - ha detto la Presidente del Consiglio Claudia Lombardo in apertura dei lavori – non si è mai verificato che i componenti dell’esecutivo abbiano disertato una seduta  e questo è particolarmente grave perché siamo in presenza di una richiesta di convocazione urgente ai sensi dell'articolo 54 del nostro Regolamento.

La Presidente ha ricordato in Aula che in base al principio della leale collaborazione tra istituzioni, in questa legislatura le date delle sedute del Consiglio regionale sono sempre state definite tenendo conto delle esigenze dell’esecutivo e intervenendo molto spesso presso l’opposizione per richiedere una flessibilità sul termine perentorio di 10 giorni.

Anche questa volta - ha aggiunto -  la data della seduta di oggi era stata concordata con l’assessore all’industria. Questo Consiglio - ha precisato  la Presidente -  non ha mai chiesto al presidente della Regione di non occuparsi dei problema dei sardi per venire in Aula. È grave - ha aggiunto - che si strumentalizzino demagogicamente i drammi che la Sardegna sta vivendo per precostituirsi degli alibi. Infatti, se i temi all'ordine del giorno di questo Consiglio vengono considerati dal Presidente della Regione inconsistenti e artificiosi, non si capisce perché debbano meritare obbligatoriamente la sua presenza e la richiesta agli Assessori di non partecipare ai lavori del Consiglio per impedire la discussione. Viene quindi legittimo chiedersi il perché di tutto questo, e chi sia il vero irresponsabile istituzionale.

Dopo la Presidente è intervenuto  Giuseppe Cuccu (Pd)  che ha definito grave il comportamento del Presidente della Regione che si è attivato per impedire alla minoranza di esercitare i propri diritti.  Per l’esponente del Pd esiste una totale mancanza di rispetto dei ruoli.

Uras (Misto-Sel) ha sottolineato come, in base all’articolo 59 del Regolamento, nessun consigliere può astenersi dalle sedute se non ha ottenuto il congedo motivato. Per Uras l’atteggiamento del Presidente Cappellacci e della sua giunta è suscettibile di censura

Porcu (Pd) ha parlato di atto politico gravissimo. Oggi il presidente Cappellacci è solo - ha detto - ed è contro parte della maggioranza e contro il Consiglio. Con l’assenza di oggi ha di fatto messo - un bavaglio” all’Assemblea.

Lotto (Pd) ha detto di essere sorpreso per quello che sta succedendo. Oggi il presidente della Regione – ha affermato si è rifiutato di rispondere al Consiglio. Cappellacci - ha concluso - deve riflettere sulla gravità di questo atto

Ben Amara (Misto) ha parlato di lotta di potere - meschina- tra Presidente della Regione e Presidente del Consiglio. Oggi l’impedimento era legittimo - ha aggiunto - la data della seduta poteva essere spostata.
Adriano Salis (Idv) ha detto che prova imbarazzo, delusione e sdegno. L’atto del Presidente Cappellacci è eversivo” perché punta, per la prima volta, a impedire e a bloccare i lavori del Consiglio regionale con motivazioni inaccettabili. Questo Presidente della Regione – ha aggiunto – ha umiliato il Consiglio e la sua giunta. Con la sua assenza sta cercando in tutti i modi di evitare che venga smascherato il suo comportamento sulle nomine.

G. Diana (Pd)  ha parlato di assenza totale di cultura istituzionale da parte del presidente della giunta. Censura anche per il comportamento dei capigruppo della maggioranza che hanno appoggiato la decisione di Cappellacci di voler fare slittare la seduta al 14 giugno.

Stochino (Pdl) ha parlato di una brutta pagina di storia” e ha detto che la seduta di oggi poteva essere spostata.

Mario Diana (Pdl), annunciando la sua uscita dal gruppo del Pdl,  ha detto che la misura ormai è colma. E’ un addio a Cappellacci come uomo e come politico. Un addio al suo fallimento come Presidente. La mia – ha sottolineato – è una scelta morale, un dovere verso i sardi. Non sono disponibile a tollerare altre tirannie.

Campus (Pdl) ha detto che in questi tre anni di legislatura ha vissuto situazioni di disagio, di sconcerto e di vergogna. La seduta di oggi surreale – ha sottolineato  - è la dimostrazione di un fallimento voluto e cercato. Per Campus l’atteggiamento di Cappellacci è arrogante e ha offeso l’assemblea dei sardi.

Dopo Campus ha preso la parola  Capelli, che ha detto: questo processo in contumacia è una delle pagine più tristi della nostra autonomia. Non deve sfuggire a nessuno che quanto si sta compiendo oggi non è lontano dalle problematiche quotidiane della situazione economica e sociale della nostra isola, dalla quale la Giunta e il presidente sfuggono. C’è una giunta intera che si è piegata a un sms della segreteria del presidente, loro che sono stati difensori in quest’aula della dignità del ruolo. Posso capire la debolezza di chi consigliere regionale non è, ma non quello di chi è anche un eletto.

Altri colleghi hanno compiuto un gesto politico di grandissima sofferenza: la presidente Lombardo, i colleghi Diana e Campus. L’unica cosa che non si potrà mai normare è il senso di responsabilità, che non si acquista al supermercato. Tutti noi abbiamo scelto l’uomo sbagliato e oggi può essere l’inizio della fine o l’inizio del risveglio. Spetta a voi.

La presidente Lombardo ha poi comunicato la conclusione dei lavori, che riprenderanno domani alle 10 con il medesimo ordine del giorno.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »