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Amministrative Sardegna: Floris (Uds), no a chi viene a dispensare consigli e promesse

“Siamo alle solite. Puntuali come le tasse, da alcuni giorni sono ripresi i consueti arrivi di esponenti nazionali dei partiti in vista della tornata di elezioni amministrative in programma domenica e lunedì. La pazienza e' una virtù ma ha anche dei limiti”. Lo sottolinea il leader dell’Uds, Mario Floris.

“Non credo che i sardi abbiano bisogno di farsi spiegare i problemi e le difficoltà che devono affrontare quotidianamente da chi si occupa dell'isola con questa "cadenza". Le carenze del sistema complessivo dei trasporti, delle grandi infrastrutture, dei servizi – ha osservato - sono la "costante" con cui i sardi fanno i conti da tempo, per questo è venuto il momento di dire basta ai dispensatori di consigli e promesse d'oltre tirreno. Le difficoltà e le emergenze in cui si dibattono le famiglie, e in particolare i giovani che cercano di costruirsi un futuro, sono, purtroppo, argomenti dell'agenda giornaliera dell'isola.  Non abbiamo, quindi, bisogno di "suggeritori", ma di una grande unità di popolo. Sappiamo sbagliare da soli!".

Floris ha ricordato che, più di 50 anni fa Paolo Dettori, uno dei padri dell'Autonomia, diceva che era necessario sottrarre la valutazione dei fatti e l'indicazione delle scelte a una strumentalizzazione mediocremente limitata e temporanea. “Credo che questo sia l'insegnamento che dovremmo trarre in questa convulsa e complicata fase economico-sociale”, ha concluso il leader dell’Uds.  “Dobbiamo cioè riportare la politica e i suoi rappresentanti a unire le forze perché "tutte le porte che conducono gli uomini al vero bene si aprono dall'interno".