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Pregiudicato romeno arrestato dal personale della Polizia di Cagliari 26enne romeno, era ricercato dalla Polizia di Cuneo perché deve scontare oltre sette mesi di carcere per furto aggravato.

Alle ore 3 di questa notte, gli Agenti della Squadra Volanti di Cagliari, mentre transitavano in Via Adige hanno bloccato e controllato due uomini che alla loro vista hanno cercato di dileguarsi velocemente.
I due giovane, entrambi della Romania,  dopo aver declinato le generalità, sono stati sottoposti a controllo tramite il Ced dove poi è risultato che questi avevano diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio. E specialmente uno di loro, Badoi Florin, di 26 anni, di Craiova (Romania), pluripregiudicato, è risultato essere ricercato dagli agenti della Squadra Mobile di Cuneo a seguito del provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Cuneo del 17 maggio 2012, perché deve scontare 7 mesi e 27 giorni di reclusione per furto aggravato

Poi a carico del giovane è emerso che in altre occasioni aveva fornito un’altra generalità con il nome di Paravulescu Alin, quindi veniva accompagnato, insieme all’altro connazionale presso gli uffici della Questura dove al e al termine degli accertamenti con la Questura di Cuneo e dopo l’esito del riscontro foto dattiloscopico, che confermavano la vera identità del Badoi, è stato dichiarato in arresto e, quindi, accompagnato e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Buoncammino dove rimarrà  a disposizione dell’A.G. come disposto dal Pm di turno, Liliana Ledda, mentre l’altro rumeno, non sussistendo elementi restrittivi, veniva immediatamente rilasciato.

Il pregiudicato è già stato arrestato l’11 febbraio scorso, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Cagliari per frode informatica e attentato ad impianti di pubblica utilità. Aveva cambiato pannello e lettore carta bancomat di un istituto di credito e, per questo, è sospettato di aver già messo a segno altre azioni del genere. Infatti, mesi addietro la Squadra Volante del capoluogo sardo aveva scoperto proprio in un paio di istituti di credito cittadini congegni elettronici con tecnologia bluetooth applicati ai distributori bancomat che avevano la funzione di copiare codici di accesso ed effettuare prelievi fraudolenti di contante.