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Sfridi da cava per nuove strade: giunta regionale approva linee guida

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Giorgio Oppi  la Giunta regionale, ha approvato la delibera che indica le linee guida per incentivare l’utilizzo degli scarti di lavorazione delle cave di marmo e granito nelle pavimentazioni stradali. Le linee guida, elaborate da un gruppo di lavoro formato dagli Assessorati regionale all’Ambiente, Industria, Lavori Pubblici, ARPAS e Università di Cagliari, intendono orientare il processo di progettazione e di realizzazione di opere stradali verso una maggiore attenzione alle tematiche ambientali.

Il documento definisce il percorso metodologico da seguire per poter utilizzare tali sfridi, nonché le specifiche tecniche per la posa del materiale. Costituiscono, pertanto, un riferimento per i tecnici delle stazioni appaltanti, per i progettisti, per i direttori dei lavori e i responsabili della sicurezza nella valutazione della qualità ambientale delle costruzioni.

Con lo scopo di garantire la minimizzazione degli impatti ambientali e l’ottimizzazione dell’utilizzo di risorse non rinnovabili, nella scelta dei materiali da costruzione da utilizzarsi nelle opere stradali  dovrà essere data la preferenza ai materiali di scarto provenienti da cave ornamentali di granito e marmo, autorizzate o in regime di prosecuzione come disposto dalla legge regionale 30/89, che abbiano già ottenuto la regolare chiusura dei procedimenti di VIA/Verifica avviati ai sensi della legge regionale 15/2002, con esito positivo di compatibilità ambientale o di non assoggettamento a VIA.

In considerazione del fatto che nel territorio regionale sono in corso di attuazione o sono programmati nel breve periodo importanti interventi sulle infrastrutture stradali, costituisce un elemento molto importante la possibilità di utilizzare come materia prima dei materiali ad oggi fuori mercato, anzi scarto di lavorazione.  Il provvedimento rappresenta un altro tassello importante nella attuazione del Piano per gli Acquisti Pubblici Ecologici regionale. Red