All’alba di questa mattina i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Sassari hanno dato esecuzione a 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il tribunale del capoluogo nei confronti di 6 marocchini ed un italiano.
Le misure restrittive sono state emesse al termine di una prolungata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica sassarese per il contrasto del traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono state anche eseguite 13 perquisizioni domiciliari nei confronti degli arrestati ed altre persone coinvolte nelle indagini nell’ambito della Provincia sassarese ed in altre località della Sardegna, in Lombardia ed altre regioni. Nel corso di una delle perquisizioni è stato rinvenuto un chili circa di hashish in possesso di una persona controllata che è stato arrestato in flagranza.
L’attività di oggi giunge a conclusione di indagini durate oltre 18 mesi, supportate anche da intercettazioni telefoniche ed ambientali, per il contrasto al traffico di eroina ed hashsh che venivano introdotti nella Provincia di Sassari da trafficanti provenienti da Lombardia ed Emilia Romagna oppure direttamente dal Marocco.
I responsabili organizzavano, con cadenza bisettimanale, viaggi dal “continente” alla Sardegna di ovulatori. Questi ingerivano degli ovuli del peso di circa 10/15 grammi e del diametro di 7/8 centimetri appositamente confezionati e contenenti gli stupefacenti. Tali corrieri giungevano in Sardegna a bordo di aerei di linea a Olbia ed Alghero o con traghetti a Porto Torres, Golfo Aranci ed Olbia.
Nel corso dell’intero periodo di indagine sono stati complessivamente tratti in arresto 14 corrieri di origine nord-africana tutti domiciliati sul territorio nazionale e ben integrati con il tessuto sociale. Sono stati quindi sequestrati complessivamente oltre 3 chilogrammi di hashish e più di un chilogrammo di eroina.
L’indagine ha consentito di verificare come non vi fosse una struttura organizzativa ben definita. Il principale responsabile, un cittadino marocchino residente a Sassari, ingaggiava propri connazionali residenti in Sardegna per recarsi in Lombardia ed Emilia Romagna a prelevare, rispettivamente, hashish e eroina. Tornati a Sassari i corrieri riprendevano regolarmente le rispettive attività lavorative.
Gli arrestati sono stati poi rinchiusi nel carcere di “San Sebastiano” dove nei prossimi giorni saranno interrogati dall’Autorità Giudiziaria.