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Life Sterna, Stintino valorizza gli habitat delle Saline.

Una vera e propria scommessa, vinta ad agosto 2011, che ha permesso al Comune di Stintino di ottenere dalla Comunità europea un finanziamento di oltre un milione di euro per valorizzare le potenzialità ambientali del territorio. Un progetto che mira a ripristinare l'originario valore ambientale attraverso la tutela delle specie che lo abitano e dell’habitat all'interno dei siti di interesse comunitario (Sic) e della zona di protezione speciale (Zps).
È il progetto Sterna Life+ che questa mattina è stato presentato nella sala consiliare del comune costiero, in concomitanza con la “Giornata europea delle aree protette e dei parchi”. Un orgoglio per l’amministrazione comunale di Stintino che nel 2010, tra i 64 beneficiari del finanziamento in tutta Europa, 32 in tutta Italia, è stata l’unica in Sardegna ad aggiudicarselo.

Il progetto, che vedrà in campo esperti ornitologi e biologi, mira a ottimizzare lo stato di conservazione di habitat prioritari, stagno di Casaraccio e Saline, e di quattro specie di uccelli, la garzetta (Egretta garzetta), il cavaliere d'Italia (Himantous himantopus), il fraticello (Sterna albifons) e la sterna comune (Sterna hirundo). Nel progetto è prevista l’acquisizione di terreni per ripristinare e preservare l'habitat e costruire isole artificiali per la nidificazione degli uccelli. Il quadro economico prevede una spesa complessiva di 1.916.024 euro di cui 1.146.521 euro, pari al 60 per cento, interamente finanziato dalla Comunità europea, e 769.503 euro cofinanziamento con azioni immateriali da parte del Comune di Stintino.

“Il progetto – ha spiegato Danilo Pisu, responsabile scientifico del progetto – ruota intorno a diversi obiettivi finalizzati alla salvaguardia delle specie che nidificano nelle aree Sic e nella zona di protezione speciale”.

Tra questi garantire la protezione e la conservazione degli habitat prioritari, lagune costiere, garantire lo stato di conservazione e l'incremento delle specie animali esistenti, quindi salvaguardare la laguna costiera assicurando la fornitura trofica per le specie che la abitano attraverso la creazione e lo sviluppo di misure di gestione finalizzate alla sua manutenzione, restauro, allungamento e pulizia del canale. A questi si aggiungono le misure relative a conciliare le attività umane che interessano direttamente o indirettamente gli habitat e le specie esistenti, promuovere l’eco-sostenibilità delle attività economiche, legate alla gestione sostenibile dell'ambiente naturale e delle sue risorse per creare sviluppo economico nel territorio. Infine si punta a valorizzare il territorio attraverso l'integrazione di percorsi naturalistici all’interno della laguna e delle Saline.

L'idea infatti è quella di realizzare una serie di passerelle, circa 2000 metri lineari nelle aree attigue alle vasche dove saranno collocati isolotti artificiali per la nidificazione. Un'operazione – è stato detto – che permetterà di assicurare la tranquillità delle specie durante il periodo della nidificazione, evitando anche il calpestio dell'habitat. A collaborare con il Comune di Stintino ci saranno anche la Cooperativa pescatori di Stintino “che – ha detto il presidente della cooperativa stintinese Gaetano Denegri – lavorerà a stretto contatto con il responsabile scientifico per il recupero del canale e delle bocche dello stagno”.

Accanto anche il Cento studi per la civiltà del mare “che – ha aggiunto il presidente Salvatore Rubino – si occuperà anche di studiare i risultati scientifici”.

“Un progetto che – sia il presidente del Parco nazionale dell'Asinara, Pasqualino Federici, che il direttore dell'ente, Pierpaolo Congiatu – deve essere considerato di rilievo per l'intero territorio”.

“Un progetto che ha visto impegnato una vera e propria squadra – ha detto Gavina Turra, direttore generale del Comune e coordinatore responsabile del progetto – che ci ha creduto e ha lavorato alacremente per arrivare a questo risultato”.

“Siamo convinti che l'ambiente utilizzato in modo razionale – ha concluso il primo cittadino Antonio Diana – permetta di mantenere viva la comunità. Ci preoccupano la affermazione del ministro sul carcere all'Asinara, ci preoccupano le pale eoliche sul mare che guarda l'Asinara e per le quali non abbiamo quasi la possibilità di dire niente. Allora importante tenere alta la guardia e l'unione tra i sindaci dell'area vasta”. Com