Sembrano deboli le speranze che nel vertice europeo previsto per questa sera a Bruxelles si possa giungere a un accordo, almeno a giudicare dall'andamento delle borse.
Seduta ampiamente negativa per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso del 3,68% a 12.960 punti.
Dalla Germania, intanto, c'è chi ribadisce la contrarietà agli eurobond e agli investitori e dopo gli acquisti di ieri si ricomincia a vendere. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti sale e resta sopra 440 punti sulla piattaforma Reuters. Il rendimento è al 5,81%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli è a 483 punti. Il tasso del decennale è al 6,21%.
Timori per la crisi dell'eurozona e per una possibile fuoriuscita della Grecia dall'euro si registrano anche in Asia, dove la borsa di Tokio cede l'1,98%. Pesano sui mercati anche le parole di Lucas Papademos: "Non si puo' escludere - ha detto - un piano che preveda l'uscita della Grecia dall'euro". L'ex premier definisce "catastrofica" una simile eventualità. Secondo Papademos i costi di un'uscita della Grecia dall'euro oscillerebbero tra i 500 milioni e un miliardo di euro, incluso l'effetto contagio. Alle parole di Papademos è seguita la repentina risposta dell'Unione europea.
Il portavoce della Commissione Ue Olivier Bailly ha escluso qualsiasi scenario alternativo alla permanenza della Grecia nell'eurozona. Intanto, il numero uno dell'Fmi Christine Lagarde mette in guardia dal rischio di "contaminazione" in caso di uscita della Grecia dall'euro e considera un'opzione la possibilità che altri Paesi aumentino i loro aiuti ad Atene per farla restare.
Sul fronte tedesco, a parlare e' la Bundesbank: secondo la banca, si creerebbe una situazione "estremamente allarmante" se Atene non dovesse implementare le riforme concordate. A rischio soprattutto gli aiuti finanziari. Uno scenario senza via d'uscita per il Paese ellenico, con conseguenze "considerevoli
ma gestibili" per l'Eurozona. Secondo la banca centrale tedesca, un eventuale allentamento delle condizioni europee alla Grecia "danneggerebbe la fiducia in tutti i trattati e gli accordi dell'area euro e indebolirebbe fortemente l'incentivo alle riforme dei Paesi europei". Intanto, sul fronte degli investimenti, per l'agenzia Fitch continua la "fuga" degli stranieri dai bond governativi di Italia e Spagna.