Alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Sassari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 persone, nonché ad un obbligo di dimora.
Contestualmente, i militari hanno eseguito 6 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati
Per tutti (13 persone) il reato contestato è di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, avviate nel gennaio 2011 e coordinate della Procura della Repubblica di Sassari (PM Giovanni Porcheddu), hanno documentato l’esistenza di un gruppo di persone che avevano posto in essere un’efficientissima rete di vendita di hashish e marijuana davanti ai locali notturni, specie a Porto Torres. Quindi sono stati predisposti numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno permesso di appurare e dimostrare la fiorente attività illecita.
La vendita avveniva per mezzo di “ordinazioni” che i compratori facevano ai “cavalli”, cioè coloro che materialmente cedevano lo stupefacente. Questi ultimi ricevevano la droga dal loro grossista che, sulla base delle ordinazioni ricevute, assegnava ad ognuno il quantitativo di droga strettamente necessario.
Questi accorgimenti sarebbero dovuti servire ad eludere l’azione di contrasto delle forze di polizia che, all’atto del controllo, non potevano far altro che contestare ai detentori dello stupefacente il solo uso personale, alla luce delle esigue quantità detenute. Ma, purtroppo per loro, l’attività condotta dagli investigatori dell’Arma, collegando pazientemente tra loro tutti i piccoli sequestri di stupefacente e riconducendo ciascuno di essi al “cavallo”, ha permesso di svelare l’esistenza di questa efficiente rete di vendita.
Tra gli arrestati figurano giovani portotorresi, nonché padre e figlio in posizione di supremazia rispetto agli altri corresponsabili. Quindi sulla base delle risultanze investigative, il G.I.P. del Tribunale di Sassari, Carla Altieri, ha messo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Emanuele Mannoni, di 24 anni, di Sassari, Giovanni Antonio Sau, di 23, sempre della città, Antonio Ignazio Lombardo, di 24, di Sassari, Salvatore Lombardo, di 63, di Palermo, Salvatore Di Stefano, di 22 e Antonio Peddio, di 20 anni, anche questi due di Sassari. Inoltre è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Porto Torres nei confronti di Alessandro Picconi, di 23 anni, di Sassari.