Press "Enter" to skip to content

Terremoto in Emilia: Salgono a 6 le vittime

Sei morti e oltre 200 interventi richiesti ai centralini del 118 tra Modena e Ferrara. Si aggrava il bilancio del terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna.

Oltre ai tre operai rimasti schiacciati nel crollo dei capannoni di Ponte Rodoni di Bondeno e di Sant'Agostino (Ferrara), il sisma ha causato anche il malore che ha provocato la morte di una donna tedesca di 37 anni a Sant'Alberto di San Pietro in Casale (Bologna).

Un altro operaio è morto nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Dosso, frazione di Sant'Agostino.

Una ultracentenaria è morta a Sant'Agostino, nel Ferrarese, a causa di un malore provocato dallo spavento per il forte terremoto che ha fatto tremare l'Emilia-Romagna e tutto il Nord Italia.

La scossa è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 4.04, seguita da due repliche di intensita' minore: una di 3.3 alle 5.35 e un'altra di 2.9 alle 5.44.

L'epicentro nella pianura padana emiliana, una decina di chilometri di profondità dal suolo, 36 chilometri a nord da Bologna - dove la gente è scesa in strada per la paura ma non si registrano particolari problemi. 

I danni principali nelle province di Modena e Ferrara, dove si registrano numerosi crolli a chiese ed edifici storici.

Regolari le operazioni di voto nei quattro comuni dell'Emilia-Romagna chiamati al ballottaggio.

Terremoto Emilia Romagna

E' un operaio marocchino di 29 anni la vittima causata dal terremoto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L'uomo, secondo le prime informazioni, è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro, al momento, risulta ferito.

Lavoravano al reparto monocottura della Sant'Agostino Ceramiche i due operai morti a causa del terremoto che ha fatto crollare il tetto della fabbrica. "Mi sembra di vivere un incubo", racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6.

E' una tedesca, Gabi Ehsemann, che a quanto si e' appreso si trovava in Italia per motivi di lavoro, la donna morta a Sant'Alberto di San Pietro in Casale, nel Bolognese. Ad avvisare il 118 verso le 4.40 e' stato un uomo che la ospitava e che l'ha soccorsa: dopo la scossa la straniera era a letto, molto agitata e aveva problemi a respirare, poi ha perso conoscenza. Sono stati allertati i carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »