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Bomba davanti alla scuola: uccisa ragazza di 16 anni

Una giovane morta al pronto soccorso, Melissa Bassi e cinque pazienti sono ricoverati in ospedale. Altri cinque sono stati dimessi dopo aver ricevuto le prime cure. E' il bilancio dell'esplosione reso noto dal direttore sanitario dell'Asl Brindisi, Graziella Di Bella, con un bollettino medico.
Secondo il bollettino della dott.Di Bella, due pazienti sono ricoverate in chirurgia plastica, una delle quali "con ferite profonde agli arti inferiori da avviare in sala operatoria ed un'altra paziente con ustioni sul 20% del corpo di I e II grado". Due pazienti sono invece ricoverati nel Centro ustioni dell'ospedale brindisino "in prognosi riservata di cui una attualmente in sala operatoria e un'altra con il 40% di ustioni di cui il 30% di III grado in condizioni stazionarie".

Una paziente è "ricoverata nel reparto di rianimazione in prognosi riservata attualmente in sala operatoria con lesioni da scoppio a prevalenza toracica". Il direttore sanitario informa ancora che due pazienti sono stati dimessi dal pronto soccorso dopo aver ricevuto cure per otalgia da scoppio e tre pazienti sono stati "dimessi dal pronto soccorso con reazione ansiosa ad avvenimento".

Sono tre, secondo i primi accertamenti degli investigatori, le bombole di gas utilizzate nell'attentato di questa mattina dinanzi all'Istituto professionale 'Morvillo Falcone' di Brindisi, che ha causato la morte di una studentessa e il ferimento di altre sei persone. Le bombole sono esplose intorno alle 7,45 in via Galanti, non lontano dal tribunale.

Le tre bombole di gas, state collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola. L'esplosione ha coinvolto le studentesse che erano appena scese da un autobus urbano e stavano raggiungendo l'edificio scolastico.

I resti di un timer (e non di un telecomando) sono stati trovati dagli investigatori nei pressi della scuola 'Morvillo Falcone' dinanzi al cui ingresso è stato compiuto un attentato dinamitardo che ha provocato la morte di una studentessa. Lo si è appreso da fonti investigative.
Il timer trovato nei pressi della scuola 'Morvillo Falcone' era bloccato, secondo indiscrezioni, sulle 7.55 ma l'esplosione dell'ordigno rudimentale è avvenuto intorno alle 7.45. Sul luogo dell'attentato sono ancora in corso i rilievi da parte della polizia scientifica. A breve comincerà in Prefettura una riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico al quale è prevista la partecipazione del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che sta raggiungendo Brindisi.

"Il governo intende avere la più grande fermezza e determinazione contro ogni tipo di criminalita' e opera perche' il paese sia più che mai unito in questi momenti". Lo ha affermato Mario Monti parlando, a Camp David, dell'attentato di Brindisi.

Mario Monti esprime il cordoglio suo e del governo per la morte di Melissa, la studentessa rimasta coinvolta nell'attentato di Brindisi, e contemporaneamente augura alle ragazze ferite una pronta "ripresa". Il premier, parlando da Camp David, parla di un "atto senza precedenti" e spiega di aver parlatop oggi con il capo dello Stato Giorgio Napolitano e di essere in contatto con le autorità competenti per seguire da vicino le indagini e l'attività del governo su questo caso.

Sull'attentato di Brindisi "sono aperte tutte le ipotesi investigative". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso sottolineando che "qualunque sia la matrice dell'attentato, si tratta di un atto terroristico nel senso che è diretto a colpire persone innocenti e in maniera indiscriminata".

“L'attentato alla scuola di Brindisi potrebbe non essere riconducibile a un'organizzazione mafiosa. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta al termine del vertice in prefettura a Brindisi, durante il quale non si è esclusa nessuna ipotesi sui moventi dell'attentato compiuto stamane dinanzi all'istituto professione Morvillo-Falcone.

Potrebbe non essere un'organizzazione mafiosa - ha detto Motta - in un momento in cui le organizzazioni mafiose locali sono alla ricerca di un consenso sociale. Sarebbe un atto in controtendenza perché questo atto sicuramente aliena ogni simpatia nei confronti di chi lo ha commesso".
"Le troppe coincidenze potrebbero essere solo tali", il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta al termine del vertice in prefettura a Brindisi, non ha escluso nessuna ipotesi sui moventi dell'attentato compiuto stamane dinanzi all'istituto professione Morvillo-Falcone. "Bisogna comunque chiedersi cui prodest - ha aggiunto - a chi interessa e se ne avvantaggia. In genere gli atti terroristici vengono rivendicati e rivendicazioni qui finora non ce ne sono".

Per quanto riguarda ipotesi di un'azione di terrorismo internazionale, secondo il procuratore di Lecce "non e' accreditabile sulla base di elementi oggettivi, fino a quando non abbiamo degli elementi che consentono una lettura tranquilla, io mi asterrei da valutazioni che possano creare ulteriore allarme". In merito poi all'obiettivo scelto per l'attentato, Motta ha detto di non ritenere che possa essere stato il tribunale, poco distante dalla scuola, un obiettivo per altro facilmente riconoscibile.

Il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, ha lasciato la prefettura di Brindisi al termine della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il magistrato non ha fatto dichiarazioni.

 "Troppe coincidenze potrebbero essere solo tali. Bisogna comunque chiedersi a chi interessa e chi se ne avvantaggia. In genere gli atti terroristici vengono rivendicati, qui rivendicazioni non ce ne sono" ha detto il procuratore della direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, parlando con i giornalisti.

Motta ha fatto qualche dichiarazione a conclusione della riunione in prefettura di coordinamento delle indagini. La pista del terrorismo internazionale - ha detto Motta - "è un'ipotesi non accreditabile sulla base di elementi oggettivi". "Sino a quando - ha concluso - non abbiamo degli elementi che consentano una lettura tranquilla, io mi asterrei da valutazioni che possano creare ulteriore allarme".

E' il preside della scuola che da' fiato al tremendo timore e orrore che serpeggia nelle teste di tutti, via via che si delineano i particolari dell'attentato: "'E' stato fatto per uccidere: a quell'ora - dice all'ANSA il prof.Angelo Rampino - le ragazze entravano, proprio a quell'ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza".

D'altro canto, ha rilevato poco dopo l'attentato il neosindaco, Mimmo Consales (in carica da una settimana), sono troppe le "coincidenze" perché il pensiero non corra subito ad un attentato mafioso di forte valenza simbolica: è stato colpito l'istituto intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, e nel giorno dell'arrivo a Brindisi della Carovana antimafia. E' stata inoltre colpita la scuola, gli studenti, i giovani, proprio i giovani che dalla Sicilia alla Calabria alla Puglia hanno costituito l'elemento piu' forte di rifiuto della cultura mafiosa di guerra e di morte.

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