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Il sì del Senato porta ad un passo dalla riforma: figli tutti uguali

Una "riforma epocale", " un atto di civiltà giuridica", "una vera e propria rivoluzione che pone fine ad una discriminazione storica" fra figli legittimi, naturali e adottivi che ancora oggi non sono perfettamente uguali davanti alla legge. Così i senatori di tutti gruppi hanno definito il ddl sul riconoscimento dei figli naturali approvato in seconda lettura ma con modifiche che rispediscono il testo alla Camera.

Si tratta di un provvedimento imposto dai tempi visto il progressivo aumento delle separazioni e dei divorzi e della diffusione delle coppie di fatto su cui si è raggiunta l'unanimità dei voti che sana una "arretratezza" del nostro ordinamento. Più di un senatore ha evocato il personaggio di Filumena Marturano (una delle opere piu' belle di Eduardo De Filippo) che grida i "figli so' figli" senza distinzione al suo uomo che vuol adottare solo il figlio che ritiene possa essere frutto della sua relazione con Filumena.

Figli tutti uguali - Il primo articolo si stabilisce che "la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui e' avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo". Il vincolo di parentela "non sorge nei casi di adozione di persone maggiori di età"'. Il figlio "nato fuori del matrimonio può essere riconosciuto" dalla madre e dal padre "anche se già uniti in matrimonio con altra persona all'epoca del concepimento" e il riconoscimento "può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente". Il Ddl riconosce anche ai figli naturali un vincolo di parentela con tutti i parenti e non solo con i genitori. Questo ha conseguenze anche ai fini della definizione dell'eredità.

Diritti e doveri dei figli - Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni. Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti. Il figlio minore (che ha compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento) ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano. In tutti gli articoli del Codice le parole 'figli legittimi' e 'figli naturali' sono sostituite semplicemente da 'figli'.

Deleghe al governo - Per la revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione in base al nuovo principio di un unico status giuridico per i figli. Uno dei decreti attuativi riguarderà la disciplina delle successioni e delle donazioni, ai fini dell'eredità . I decreti di delega si occuperanno anche di prova della filiazione, presunzione di paternità del marito, azioni di riconoscimento e disconoscimento dei figli, dichiarazione dello stato di adottabilità.

Tribunale di competenza - In base ad una modifica del Senato, in caso di controversie tra i genitori, dei relativi procedimenti di affidamento e mantenimento dei figli se ne occuperà, d'ora in avanti, il Tribunale ordinario". "Si tratta di un primo ma rilevante passo - spiega la relatrice Alessandra Gallone (Pdl) - che fa da apripista a una ulteriore rivoluzione, quella dell'istituzione di sezioni specializzate all'interno dei tribunali sulla materia specifica: il Tribunale della famiglia, provvedimento gia' incardinato in commissione giustizia".