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Nell’ambito dell’inchiesta sui fondi della Lega Nord Bossi e i figli Renzo e Riccardo indagati per truffa allo Stato

Il leader della Lega Nord è stato iscritto nel registro degli indagati dai pm di Milano Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano per truffa ai danni dello Stato in concorso con l'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, in relazione ai rimborsi elettorali dichiarati dal movimento nel luglio del 2011. Lo ha reso noto il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati in una nota.

Con Umberto Bossi sono indagati anche i figli Riccardo e Renzo con l'accusa di appropriazione indebita. Indagato anche il senatore Piergiorgio Stiffoni accusato dipeculato in relazione all'uso dei fondi del Carroccio del Senato. E' stato iscritto nel registro degli indagati anche l'imprenditore Paolo Scala per riciclaggio.

"Voglio una Lega unita, voglio una Lega Forte, voglio una Lega viva. Una Lega che si concentra sulle cose da fare e non sulle menate interne, che progetta e governa, che dà risposte. Largo ai giovani e a chi è capace. Per faccendieri, ladri e ciarlatani non c'è posto nella Lega del futuro", aveva postato sulla sua pagina fb Roberto Maroni in tarda mattinata.

"Anche i sassi hanno capito che contro la Lega è in corso un attacco bestiale. Qualcuno vuole coprire le porcherie del governo Monti attaccando la Lega": lo ha detto l'europarlamentare Matteo Salvini, interpellato in via Bellerio sui recenti sviluppi giudiziari. "Qualcuno - ha aggiunto - ha sbagliato, figli di Bossi compresi, e si è dimesso. Abbiamo rinunciato ai rimborsi elettorali di luglio. Adesso basta, c'è qualcuno che sta esagerando. Il paese va a fondo e c'è gente che vive con l'incubo della Lega".

Il presidente della Lega Nord Umberto Bossi è da questa mattina nella sede del Carroccio in via Bellerio. Presente anche l'europarlamentare Matteo Salvini che, commentando le notizie di un'indagine avviata dal Pm di Milano nei confronti del leader storico della Lega, ha sottolineato come Bossi "tutto abbia fatto fuorché arricchirsi e questo lo sanno bene chi conosce Bossi e ne conosce lo stile.

"Anche i sassi in Lombardia - ha proseguito Salvini - hanno capito che contro la Lega è in corso un attacco bestiale. Qualcuno vuole coprire le porcherie del governo Monti - ha concluso - attaccando la Lega".